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Il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì

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CATANZARO – Il ministro Speranza deve dimettersi e il commissariamento della sanità deve finire. Lo dice a chiare lettere e a voce alta il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì in una diretta su Facebook trasmessa nel pomeriggio, qualche ora dopo aver appreso del rifiuto di Eugenio Gaudio al ruolo di commissario.

Una scelta, quella di Gaudio, «che ci offende – dice Spirlì – perchè a quanto pare le nostre città non sono gradite alla sua famiglia”, ma al di là di questo episodio, insiste Spirlì, dopo aver incassato tre dimissioni di tre commissari “per futili motivi” è necessario che “venga messo in discussione chi sceglie questi commissari, cioè il ministro Speranza che sta dimostrando una imbarazzante incapacità nel gestire l’operazione Calabria”.

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“Noi siamo disponibili a una gestione unitaria tra Regione e Governo della sanità calabrese, ma non si può più tollerare – dice Spirlì – che oltre al danno di undici anni di commissariamento adesso dobbiamo subire pure la beffa. Possi capire che in questi anni ci sia stata mala politica, posso capire che ci sia stato qualcuno che non ha fatto il proprio dovere, ma perchè il governo deve tenere vivo un commissariamento che ha palesemente fallito in tutti questi anni?”

Non è mancato un riferimento all’emergenza: “Non abbiamo alcun potere – ha detto il presidente della Regione – ma ci stiamo lo stesso impegnando: stanno arrivando gli ospedali da campo, abbiamo dato via all’operazione Igea in tutte le province, però aprire gli ospedali chiusi non è nelle nostre competenze”.

L’auspicio finale: “Se il governo vorrà insistere col commissario, ci mandi allora una persona onesta, pulita e con gli attributi – ha concluso Spirlì – e che sia scevro da pregiudizi: non siamo una regione di malavitosi, non siamo una regione di ‘ndranghetisti, abbiamo le scatole piene del pregiudizio. Una persona che insieme a noi costruisca e ci consegni una sanità vera e che non solo sia in grado di fronteggiare l’emergenza covid, ma che sappia dare risposte alle richieste di pazienti oncologici, diabetici, cardiopatici, con problemi psichici. Basta insomma pagare lo scotto di anni di malapolitica. Il no a un nuovo commissariamento Spirlì lo ha poi ribadito qualche ora più tardi al programma radiofonico La Zanzara (LEGGI)

Nino Spirlì ha poi invitato i calabresi a scrivere “Basta” sui propri profili social per sottolineare questa protesta, invitandoli all’unità: “Il nemico non è tra di noi. Il nemico è al di fuori”.

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