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Guido Longo

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A poche ore dalla nomina ufficiale a commissario per il rientro del debito sanitario in Calabria (LEGGI), il neo capo della Sanità calabrese, il prefetto Guido Longo, ha reso esplicito il tenore di quello che sarà il suo mandato prima con una dichiarazione all’Ansa («Ho accettato di fare il Commissario per la Sanità come atto d’amore verso la Calabria, che é la regione in cui mi sono formato professionalmente come funzionario di polizia. Il mio é anche un dovere istituzionale verso il Governo, che mi ha scelto e che ringrazio») e poi con poche parole in collegamento a Titolo V su Rai3.

In primo luogo l’ex prefetto di Vibo Valentia ha precisato che, anche se oggi in pensione, «sono un uomo delle istituzioni e se lo Stato chiama io accetto, non ho altre problematiche e non me le pongo».

Detto ciò Longo ha anche subito sgomberato il campo da possibili dubbi chiarendo: «Mi aspetto la collaborazione dalle istituzioni locali»

«Le prossime settimane – ha detto Longo – saranno molto impegnative» questo perché, oltre alle difficolta intrinseche ad un incarico di questo tipo «nella regione – ha proseguito – ci sono problematiche scottanti» ma questo non fa venir meno la volontà del prefetto di agire con decisione.

Longo, infatti, ha chiarito fin da subito, concludendo il suo breve intervento, che la sua intenzione è «dare qualcosa di concreto al popolo calabrese». Longo ha puntualizzato di venire in Calabria «con il background professionale che mi porto dietro. Mi insedierò tra pochissimo e mi renderò subito conto di quella che è la situazione in modo reale».

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