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Il commissario Guido Longo

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COSENZA – Dopo le critiche prese al tavolo interministeriale per la proroga dei contratti ai vecchi manager, il commissario per il Piano di Rientro, Guido Longo, ha trasmesso alla Regione i nomi dei nuovi commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi.

I nomi trasmessi sono per l’azienda universitaria Mater Domini di Catanzaro Giuseppe Giuliano, alla guida dell’azienda ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio Francesco Procopio, alla guida dell’azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia Maria Bernardi, per l’azienda sanitaria provinciale di Crotone è stato individuato Domenico Sperlì, per l’azienda sanitaria provinciale di Cosenza Vincenzo La Regina, per l’azienda ospedaliera di Cosenza Isabella Mastrobuono mentre ai vertici dell’azienda ospedaliera di Reggio Calabria resta confermata, unica fra i vecchi manager, la cosentina Jole Fantozzi.

Restano escluse l’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e l’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro sciolte per infiltrazioni mafiose e attualmente rette da commissioni prefettizie.

I nomi dovrebbero trovare la condivisione da parte della Regione perché così prevede il Decreto Calabria. Secondo i rumors di corridoio, però, il presidente f. f. Nino Spirlì, da sempre contrario al prolungamento del commissariamento, non sembra essere intenzionato a dare il suo avallo.

Così come fece a suo tempo l’allora Governatore Mario Oliverio. In questo caso non accadrà nulla da un punto di vista concreto.

In tal caso la nomina dei commissari diverrà materia governativa e sarà il Consiglio dei Ministri a dover vagliare e, infine, dare il nulla osta alla nomina dei nuovi commissari straordinari. Così com’è accaduto con i loro predecessori.

La speranza è che queste procedure si concludano al più presto in modo da avere una governance solida della sanità e farla ripartire.

L’altro passaggio importante sarà la nomina della task force di 25 elementi che dovranno supportare il commissario Longo nel suo difficile compito di rimettere in ordine i conti della sanità e nello stesso tempo aumentare i livelli di assistenza per i calabresi.

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