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L'ex consigliere regionale Carlo Guccione

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COSENZA – «La ricognizione del debito della sanità calabrese è dirimente a qualsiasi tentativo di uscire dal Piano di rientro». È quanto afferma il responsabile Pd Salute per il Mezzogiorno, Carlo Guccione, che questo pomeriggio sarà a Vibo Valentia per partecipare ad “Agorà democratiche” dal titolo “La Sanità si cura”.

«In Calabria il problema non sono le risorse – prosegue – anzi ne abbiamo fin troppe. Quello che rischia di portare a un punto di non ritorno la sanità calabrese sono i ritardi che scaturiscono da una incapacità gestionale e da una pubblica amministrazione non all’altezza».

«Come si può pretendere di risanare il debito sanitario, sicuramente superiore a quello che nel 2009 ha portato la Calabria al commissariamento – chiede Guccione – se non riusciamo neanche a quantificarlo o a bloccare il meccanismo che continua a produrre ulteriore debito? Una cosa è certa: lo Stato è in debito con i calabresi».

«Ecco perché lo Stato dovrà farsi carico del debito che ha maturato in questi 13 anni di commissariamento della sanità calabrese attraverso interventi e procedure che portino all’azzeramento dello stesso», conclude.

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