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REGGIO CALABRIA – C’è anche Doretta, la nota artista e attivista del movimento Lgbtqia+, presidente onorario del comitato Arcigay Reggio Calabria e madrina dell’evento, in testa al corteo arcobaleno del Reggio Calabria Pride, onda calabra della grande manifestazione nazionale a sostegno dei diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, asessuali, ieri in piazza in altre tre città italiane (Matera, Mercogliano Irpinia e Rimini).

Dopo aver incassato il sostengo di partner commerciali ed istituzionali, aver subito pure un raid vandalico ai manifesti che pubblicizzavano l’iniziativa, ieri il movimento rainbow calabrese (e non solo) è sceso in strada per «marciare con orgoglio e determinazione, per sconfiggere l’odio e la violenza, per cancellare dalla storia la sopraffazione e l’esclusione di una cultura ed una politica ancora sorde al grido di libertà che sorge da questa marea di persone» per dirla con Michela Calabrò, presidente del comitato locale di Arcigay. Non sarà una marea, ma di gente ce n’è tanta lungo il serpentone coloratissimo che dal Tempietto, attraversando parte del Corso Garibaldi, si snoda tra bandiere, striscioni e slogan inclusivi fino alla scalinata del nuovo Waterfront.

C’è anche il presidente nazionale Arcigay Luciano Lopopolo lungo il cammino dei diritti e dell’uguaglianza, della cooperazione e della solidarietà, delle libertà e della tolleranza sotto il cielo dello Stretto di un pomeriggio di mezza estate.

Presenti movimenti, associazioni, sindacati e rappresentanti istituzionali, su tutti la senatrice del M5S Orietta Vanin, i sindaci facenti funzione di Comune e Città Metropolitana, Paolo Brunetti e Carmelo Versace, gli assessori comunali Irene Calabrò e Angela Martino, il consigliere metropolitano Filippo Quartuccio e la consigliera di Parità della Città Metropolitana Paola Carbone. «Quando si parla di diritti le istituzioni devono essere presenti. E noi siamo qui per ribadire la nostra vicinanza e la nostra presenza, perché pensiamo sia importante affermare che il Pride è certamente una giornata di festa, ma anche un modo per rivendicare il diritto ad essere se stessi, testimoniandolo apertamente, senza che questo possa o debba rappresentare un motivo di prevaricazione o addirittura di violenza» le parole di Versace, avvolto da una bandana arcobaleno.  

Per Brunetti è «una giornata di festa ma anche un momento di riflessione. Purtroppo ancora oggi c’è tanto da fare, sia come società che come istituzioni, per garantire reali diritti e dignità a tutte le persone. Reggio oggi ha dimostrato di essere presente ed inclusiva, di credere fermamente che i diritti vanno tutelati e promossi, a prescindere dall’orientamento sessuale di ognuno». Quartuccio fa eco: «Siamo orgogliosi di partecipare al Pride, una iniziativa colorata che punta a riunire quanti si ritrovano nell’affermazione dei diritti. Una comunità importante per il nostro territorio, con la quale le istituzioni collaborano da tempo. Siamo convinti che solo attraverso l’unione e la sinergia con le istituzioni si possa raggiungere l’obiettivo della parità nei diritti delle persone, a prescindere dai loro orientamenti sessuali. Affinché non esistano mai più episodi di bullismo, di violenza o di prevaricazione. Noi ci siamo».

Nota a margine: per celebrare l’evento, una rinomata gelateria di piazza Indipendenza ha presentato una nuova limited edition: il gusto “Cara Banana”, a base di banana, caramello e arachidi salate. E dal Reggio Pride buona notte a tutti, a tutte e a tutt*.

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