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La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha arrestato una donna accusata di gestire un finto centro massaggi a Gioia Tauro usato per incontri a pagamento.


La Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha arrestato una donna di origini cinesi con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il GIP del Tribunale di Palmi, su richiesta della Procura della Repubblica guidata dal procuratore Emanuele Crescenti, ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare ai domiciliari.

FINTO CENTRO MASSAGGI

Le indagini del Gruppo di Gioia Tauro hanno rivelato che la donna gestiva un centro massaggi nella Piana di Gioia Tauro. Centro trasformato in un luogo di incontri a pagamento con diverse donne orientali. L’indagata pubblicava annunci online, rispondeva alle telefonate, forniva le indicazioni per raggiungere l’appartamento, accoglieva i clienti e incassava il denaro.

LE INDAGINI

Gli investigatori, grazie a strumenti tecnici e attività di controllo, hanno raccolto gravi indizi contro la donna. Dopo averla rintracciata in una struttura ricettiva di Roma, i finanzieri l’hanno fermata e posta ai domiciliari.

SFRUTTAMENTO PROSTITUZIONE, UN ARRESTO

Il GIP del Tribunale di Palmi ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal procuratore Emanuele Crescenti, e ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare. L’inchiesta continua per chiarire eventuali ulteriori responsabilità e individuare altri soggetti coinvolti.

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