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Il tavolo tecnico istituzionale alla Città metropolitana di Reggio Calabria

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Prima riunione del tavolo tecnico alla Città metropolitana. Avviato il percorso per istituire la Facoltà di medicina a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Facoltà di Medicina: Cosenza e Catanzaro litigano, Reggio non sta a guardare e si butta nella mischia. In Calabria la facoltà di Medicina non è più una prerogativa del capoluogo. Dopo l’ok nella città bruzia, qualcosa di più di un pensierino lo stanno facendo anche in riva allo Stretto, dove peraltro, sponda Messina, un’altra facoltà di Medicina ci sarebbe già.

Il primo passo ufficiale ieri, con la riunione del tavolo tecnico istituzionale a Palazzo Alvaro. Presenti i rappresentanti della Città Metropolitana, del Comune, della Camera di Commercio, dell’Ordine dei Medici e dell’Università Mediterranea. Tutti concordi sull’avvio del percorso per l’istituzione del nuovo dipartimento.

La proposta, avanzata qualche mese fa dal consigliere metropolitano Giovanni Latella e condivisa dai sindaci facenti funzioni della Città Metropolitana e del Comune, ha riscosso valutazioni positive nel mondo accademico e nel comparto medico e produttivo reggino.

“Le uscite pubbliche degli ultimi giorni – afferma il sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace – hanno già suscitato una serie di reazioni positive, segno che i tempi sono maturi per iniziare a pensare anche concretamente a questo obiettivo. Naturalmente il percorso è ancora lungo e noi vogliamo trattare la questione, per come merita, con il necessario spirito di condivisione con gli attori istituzionali che rappresentano il nostro territorio nei vari ambiti, affidando ai tecnici poi la redazione di un piano che possa incontrare il favore di tutti gli Enti e che possa costituire la bussola per i passaggi successivi.”

Prospettiva condivisa dal sindaco f.f. Paolo Brunetti che sottolinea come “l’ipotesi di istituzione di una facoltà di Medicina a Reggio non deve essere immaginata come una sottrazione per altri territori, semmai come un valore aggiunto per l’intera regione. Tra l’altro – aggiunge – in questa fase in cui prendono servizio medici provenienti da altre parti del mondo, si sottolinea l’urgenza di formare nuove professionalità sul nostro territorio che possano, a medio e lungo termine, costituire una risorsa aggiuntiva per lo sviluppo del nostro sistema sanitario. Noi continueremo quindi a fare la nostra parte, non solo in termini di disponibilità politica, ma anche attraverso un supporto concreto ad esempio sull’individuazione dei locali che potrebbero ospitare la nuova facoltà.”

I consiglieri metropolitani Latella e Giordano fanno notare come “in altre regioni assistiamo ad un proliferare di facoltà del settore medico che coinvolgono territori anche più piccoli del nostro. La nostra Città Metropolitana con un bacino importante di popolazione, con un ospedale di grande livello, con un’università prestigiosa come la Mediterranea, non può non ambire a questo obiettivo che costituirebbe un tassello fondamentale per il completamento dell’offerta formativa. Siamo convinti di avere le carte in regola per iniziare questo. Non serve un atteggiamento attendista, serve invece una volontà comune di intraprendere questa iniziativa in maniera condivisa.” Il rettore Giuseppe Zimbalatti ripercorre le tappe che hanno portato alla creazione di una facoltà di Medicina a Catanzaro che, all’atto della sua istituzione, risultava sotto l’alveo di Reggio Calabria come distaccamento dell’università reggina. “Negli anni – ricorda il rettore – la curvatura di crescita dell’ateneo reggino si è progressivamente allontanata dal settore medico. Negli ultimi due anni c’è stato un progressivo riavvicinamento, con l’attivazione di alcuni corsi di laurea interateneo che sono legati all’area medica. Pensare oggi di costruire ex novo una facoltà di Medicina è come pensare ad una grande opera. Ma non esistono obiettivi impossibili, semplicemente questioni da affrontare e superare, come avvenuto in altri territori”. Prossimo step: interlocuzione con Asp, Gom e Regione, enti ai quali sarà illustrata la volontà positiva espressa dai promotori ad avviare il percorso ed eventualmente l’ipotesi di sottoscrizione di un protocollo che sarà predisposto con il supporto di tecnici ed esperti del settore.

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