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Massimo Ranieri

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ROMA – «Dobbiamo uscire da casa. E’ l’unico modo per vincere la paura»: Massimo Ranieri è pronto per un nuovo tour dopo la pausa forzata mentre in autunno lo attende una sfida televisiva, a sorpresa su Rai3, e la pubblicazione di un nuovo album.

Il lockdown per la pandemia da Covid-19 è stato un momento di isolamento e riflessione ma ora il l’artista si prepara a tornare dal suo pubblico «con entusiasmo incontrollabile nonostante lo stress e l’umana paura che sotto sotto ci portiamo dentro».

Non a caso, lo spettacolo, versione rinnovata del suo applauditissimo show, si intitola “Sogno e son desto… Oggi è un altro giorno”, facendo il verso a Via col vento ma con un’attenzione particolare non a domani ma al presente. Ranieri sarà di nuovo per la prima volta in scena il 25 luglio a Montalto di Castro nell’Arena Teatro Lea Padovani. Rivedrà la sua orchestra (Flavio Mazzocchi al pianoforte, Andrea Pistilli alla chitarra, Pierpaolo Ranieri al basso, Marco Rovinelli alla batteria e Donato Sensini ai fiati) tre ore prima del concerto per fare insieme il sound check sul suo repertorio di successi inossidabili e collaudati.

«Affronterò il palcoscenico – racconta all’ANSA- emozionato e teso come nel giorno del mio debutto».

Nel tour, organizzato da Marco De Antoniis, due tappe in Calabria: il 7 agosto a Cosenza (piazza XV marzo) e l’8 e il 9 agosto al teatro Catona di Reggio Calabria. Questo il calendario:

  • 25 luglio a Montalto di Castro nell’Arena Teatro Lea Padovani
  • 31 Luglio al castello di Udine
  • 7 Agosto Cosenza Arena Piazzo XV Marzo
  • 8 e 9 agosto Reggio Calabria Teatro Catona
  • 10 Agosto Catania Villa Bellini,
  • 11 Agosto Ragusa Arena Piazza Libertà
  • 13 Agosto Marsala Arena Teatro Impero
  • 18 Agosto Castenuovo Garfagnana Fortezza Monte Alfonso
  • 19 Agosto Castiglioncello Castello Pasquini
  • 20 Agosto Viareggio Villa Bertelli
  • 21 Agosto Gavorrano Museo delle Rocce
  • 22 Agosto Tagliacozzo Chiostro San Francesco
  • 5 Settembre Cervia Piazza Garibaldi

«Tra caldo e viaggi lo stress sarà tanto – aggiunge Ranieri – ma fa parte del nostro mestiere. La gioia più grande sarà finalmente non dover più fare video messaggi e cantare “Anema e core” da casa ma potersi guardare negli occhi sorridendo. Il saluto con il gomito non è il massimo dell’allegria ma almeno virtualmente ci riabbracceremo».

Le nuove disposizioni governative hanno consentito la ripresa dei concerti privilegiando le location all’aperto. «Con le dovute precauzioni e il pubblico a distanza, siamo riusciti a recuperare le date già chiuse da tempo. Laddove, come a Reggio Calabria, avevamo registrato “tutto esaurito”, divideremo il pubblico e raddoppieremo i concerti per accontentare tutti quelli che avevano già acquistato un biglietto».

L’ansia legata alla circolazione del virus c’è. «Non avendo più 30 anni – confessa – ho un po’ di preoccupazione ma confido nel prossimo. Quando la sera a Roma faccio una passeggiatina per cercare di tenermi in forma, vedo che le persone indossano la mascherina. Mi sembra che ci sia una buona adesione al rispetto delle regole, ormai siamo educati in questo senso».

Inevitabile un cenno ai festeggiamenti per la vittoria della Coppa Italia del Napoli. Contrario al pregiudizio sui suoi concittadini, Ranieri è convinto che «in qualsiasi città sarebbe successa la stessa cosa, senza considerare quello si è visto a Liverpool dove hanno fatto due giorni di festa». Per fortuna l’incontenibile esultanza partenopea sembra non aver avuto gravi conseguenze. «Un mio amico dottore da Napoli mi ragguaglia ogni giorno e, grazie a Dio, trascorse due settimane, non ci sono stati contagi».

In autunno è prevista l’uscita del nuovo album, anticipato dall’inedito “Mia ragione” presentato sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo, con gli arrangiamenti di Gino Vannelli. Ranieri sarà anche protagonista sulla terza rete Rai. «Con Gualtiero Peirce stiamo immaginano un progetto con l’obiettivo di portare il mio pubblico da Rai1 a Rai3. Non sarà un varietà con i lustrini – conclude – ma una trasmissione musicale più confidenziale, adatta a questo momento storico».

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