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Cataldo Perri

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Nella dura e lunga lotta contro il cancro Cataldo Perri racconta la sua terapia che si condensa nell’inno alla vita di Day Hospital Hotel

Il 17 novembre scorso il mondo ha celebrato la Giornata mondiale contro il tumore pancreatico, una delle neoplasie più diffuse e letali, con un trend in costante aumento nel mondo.

Da dodici anni in lotta contro lo stesso “brutto male” Cataldo Perri che, in uno dei nove cicli di chemioterapia cui si è sottoposto, ha composto il brano Day Hospital Hotel. «Un appassionato inno alla vita malgrado tutto – viene definito il brano in una nota stampa – come un sentito messaggio di speranza ai fratelli con i quali condivide lo strazio di questa malattia. E, infine, come un fiero atto di accusa contro uomini e società che, dimentichi della loro condizione, attentano alla salute di tutti deturpando l’ambiente circostante e avvelenando l’aria e il cibo di cui dobbiamo nutrirci». 

IL RACCONTO-TESTIMONIANZA DI CATALDO PERRI SULLA SCOPERTA DI AVERE UN TUMORE AL PANCREAS

«Quando, dodici anni fa, ho scoperto di essere malato – racconta lo scrittore e musicista calabrese – un oncologo mi aveva “licenziato” con una pacca sulla spalla dicendomi che le statistiche sanitarie mi assegnavano non più di cinque anni di sopravvivenza. Come se fossi una scatoletta di tonno con la data di scadenza».

Perri racconta come quella sorta di sentenza non poteva essere accettata e basta «non volevo arrendermi a questa condanna scritta dalla presunzione di alcuni medici. Medico a mia volta, sapevo che ogni paziente è una storia clinica a sé. Oltre alle terapie ufficiali mi sono curato con le mie grandi passioni: la musica e la scrittura».

E allora l’artista calabrese racconta la sua terapia personale: «Tre giorni dopo una pesante chemioterapia sono partito per un concerto in Plaza de Mayo a Buenos Aires. Durante le sedute di chemioterapia ho scritto due libri, ho pubblicato due nuovi dischi e continuo a fare concerti, a ubriacarmi di vita».

DAY HOSPITAL HOTEL, UN BRANO PER «VEDERE IL MARE ANCHE DOVE IL MARE NON C’È»

«Quest’ultimo brano – racconta Perri – Day Hospital Hotel, l’ho scritto nel reparto oncologico nella convinzione che si possa vedere il mare anche dove il mare non c’è, anche in un luogo di dolore come un ospedale. Ai tanti fratelli, che in questo momento sono impegnati come me contro il cancro, mi sento di dire che non dobbiamo farci annichilire dalla nostra condizione né dal pensiero della morte perché l’unica eternità che ci è consentita è di non sprecare la nostra vita, il nostro tempo prezioso e irripetibile”. 

Il video di Federico Greco è stato realizzato in parte con le immagini di un suo film, “C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando”, che, in uscita a dicembre, racconta la lotta di medici e intellettuali, tra i quali lo stesso Perri, contro la privatizzazione della sanità pubblica in Calabria. Una lotta che si è guadagnata anche l’attenzione e l’appoggio di artisti di fama internazionale come Ken Loach e Roger Waters. In particolare, il co-fondatore dei Pink Floyd ha registrato un appello video, ripreso da tutti i telegiornali nazionali, per la riapertura dell’ospedale di Cariati, il paese in provincia di Cosenza dove Cataldo Perri è stato per quarant’anni medico di famiglia.

CLICCA E GUARDA IL VIDEO DI DAY HOSPITAL HOTEL DI CATALDO PERRI

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