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Il volume del 1600 trafugato (Foto Ansa)

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VIBO VALENTIA – Un volume in latino risalente al 1651, commentario della Bibbia, trafugato da un convento di Sulmona (L’Aquila), è stato scoperto dai carabinieri di Vibo Valentia nell’Accademia di Belle Arti “Fidia” di Stefanaconi nell’ambito delle indagini che hanno portato all’arresto di due coniugi trovati in possesso otto fucili, una mitragliatrice polacca, quattro pistole clandestine, due silenziatori e 500 munizioni di vario calibro (LEGGI).

Dopo il ritrovamento delle armi a casa della coppia – dove sono stati trovati anche elementi riconducibili a una delle logge massoniche di Vibo – i carabinieri hanno perquisito l’Accademia diretta da Michele Licata, padre di Davide Licata arrestato per le armi insieme alla moglie Rossella Paola Marzano.

Il libro era esposto insieme ad altri volumi in uno dei laboratori dell’Istituto, dentro una teca in vetro. I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza hanno riconosciuto nel volume un’opera di assoluto pregio stimando la pubblicazione al 1651.

L’esame del testo, dal titolo “Commentarivs r.p. cornelii cornelii a lapide societatis ievs in essram, nehemiam, tobiam, iv dith, esther et machabaeos”, ha fornito spunti anche per risalire alla proprietà del bene. È stato infatti notato un contrassegno della biblioteca ecclesiastica del convento francescano Ofm Sant’Antonio di Sulmona (L’Aquila).

Il convento, per anni punto di riferimento e polo di attrazione turistica della comunità abruzzese, collegio di orfani e centro di formazione professionale, nel 2006 è stato soppresso ed i testi presenti nella biblioteca ricollocati nel convento di Celano (L’Aquila).

A conclusione della attività, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà Michele Licata e sequestrato l’opera che, sino a quando non sarà restituito agli aventi diritto, rimarrà custodita nella caserma dei Carabinieri.

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