X
<
>

L'ex assessore regionale Nazzareno Salerno

Share
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – A distanza di qualche giorno dall’arresto, l’ex assessore regionale e consigliere regionale di Forza Italia, Nazzareno Salerno, ha risposto per circa un’ora ribadendo la propria versione dei fatti al giudice per le indagini preliminari.

Nazzareno Salerno è stato destinatario con altre otto persone di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per la presunta distrazione di fondi comunitari destinati alle famiglie bisognose. (LEGGI LA NOTIZIA)

L’esponente di Forza Italia, assistito dal suo legale di fiducia, l’avvocato Vincenzo Gennaro, ha, quindi, precisato al giudice per le indagini preliminari di Verona, città nella quale si trova da qualche tempo per ragioni lavorative e dove è stato raggiunto dall’ordinanza cautelare, ogni singolo aspetto della vicenda che lo vede coinvolto.

LEGGI LA NOTIZIA DEL BANDO FITTIZIO
PER L’ASSEGNAZIONE DELLE EROGAZIONI

Non ha invece risposto, Gianfranco Ferrante, titolare del noto locale vibonese Cin Cin Bar, comparso stamani davanti al gip di Vibo Gabriella Lupoli, assistito dall’avvocato Francesco Sabatino. Anche Pasqualino Ruberto, assistito dall’avvocato Mario Murone, ha risposto al gip di Vibo esternando le sue considerazioni sui fatti che lo vedono coinvolto.

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE RELATIVE
ALL’OPERAZIONE ROBIN HOOD

Al contrario si è sottoposto alle domande del giudice Vincenzo Caserta, difeso dagli avvocati Giancarlo Pittelli e Francesco Iacopino, che nell’interrogatorio durato circa mezz’ora, al carcere di Vibo, ha fornito la propria versione sui fatti che lo vedono coinvolto contestando l’assunto accusatorio. Ha risposto anche Vincenzo Spasari, funzionario di Equitalia, assistito dagli avvocati Nicola D’Agostino e Angelo Spasari, così come Claudio Isola, difeso dall’avvocato Angelo Spasari.

LEGGI LA NOTIZIA SULL’ISTITUZIONE DI UN COMITATO AD HOC

Sia il gip di Vibo che quello di Verona, una volta terminati gli interrogatori, si sono dichiarati funzionalmente incompetenti trasmettendo gli atti al collega di Catanzaro Giuseppe Perri che ha vergato l’ordinanza “Robin Hood” sulla scorta delle risultanze investigative di Carabinieri e Guardia di Finanza coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE