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Il palazzo crollato

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FRANCAVILLA ANGITOLA (VIBO VALENTIA) – Giorno dell’Epifania. Mattina presto. Sono circa le 7. Il piccolo centro abitato inizia a destarsi pian piano, ma il risveglio, almeno per alcuni abitanti che risiedono su corso Mannacio, avverrà di sobbalzo. Questo a causa di un forte boato. Qualcuno ha pensato subito ad un terremoto, ma non si trattava di questo, ma di un vecchio edificio, anzi un rudere, improvvisamente collassato.

Il fabbricato crollato, vetusto e fatiscente da tempo, era privo di tetto e alla mercé delle intemperie e, a quanto pare, individuato dal Comune come potenzialmente pericoloso per l’incolumità pubblica dal momento che era stato istituito un divieto di sosta, ma soltanto nella parte antistante la costruzione pericolante che si è sbriciolata. Anche perché nei pressi ci sono abitazioni in cui vivono persone tutto l’anno e non solo durante la stagione estiva.

Il rudere, collassando, ha visto spargersi per un tratto di corso Mannacio, un budello di strada dove può transitare solamente un mezzo alla volta, consistenti macerie e detriti su questa arteria viaria urbana che, viste le dimensioni ristrette e inevitabilmente, avrebbe creato non pochi disagi alla circolazione veicolare e pedonale.

A seguito del crollo, è stata danneggiata seriamente, soprattutto nella sua parte anteriore, un’auto in sosta nei pressi dell’accadimento. Sfiorata dai calcinacci e frammenti anche un altro veicolo posteggiato nell’area interessata dal collasso strutturale. Coinvolta, anche e in maniera considerevole, parte della linea elettrica comunale che ha creato cavi penzolanti. Qualche lesione è stata subita anche dagli edifici confinanti con quello vetusto imploso. Fortunatamente, non ci sarebbe nessun danno alle persone anche per il fatto che a quell’ora, su tale tratto di corso Mannacio, non passava nessuno.

Avvertito di quanto accaduto, il primo cittadino francavillese Giuseppe Pizzonia si è poi prodigato a chiamare i Vigili del fuoco e una ditta per valutare i danni subiti all’impianto elettrico municipale da questo crollo. Sul posto sono giunti i pompieri provenienti dal comando provinciale di Vibo Valentia e tecnici inviati dall’azienda contattata dal sindaco. L’intervento dei Vigili del fuoco è valso per la messa in sicurezza dell’area interessata dall’implosione del rudere e per lo sgombero delle macerie e detriti formatisi dopo il collasso.

Dai primi riscontri, pare che il crollo sarebbe da ricondursi allo stato di grave degrado in cui versava il fabbricato collassato, stato di fatiscenza ulteriormente aggravato dalle piogge invernali e dall’umidità.

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