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Il conferimento della cittadinanza a Irene Gaeta

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DRAPIA – Un’ intensa cerimonia religiosa, in contrada Vento a Brattirò, ha preceduto il conferimento della cittadinanza onoraria a Irene Gaeta, fondatrice de “I discepoli di Padre Pio” e figlia spirituale del santo di Pietralcina.

Dapprima, alla presenza di autorità religiose e civili, è stata benedetta e inaugurata la grotta della Madonna di Lourdes, accanto alla prima struttura edificata della casa oncologica pediatrica, in memoria dell’ingegnere Glauco Dei, devoto di Padre Pio. Grotta interamente realizzata in travertino proveniente dalla cava Paradiso a Rapolano.

La realizzazione della grotta così come la costruenda Cittadella di Padre Pio sono frutto di un disegno voluto dal santo di Pietrelcina attraverso la figlia spirituale Irene Gaeta che le disse «di non cominciare a curare i bambini se prima non hai fatto la grotta e non consentirai alle madri che con il cuore lacerato verranno a chiedere grazie e otterranno anche miracoli dalla Madonna di Lourdes».

Per l’occasione, al termine della celebrazione liturgica, presieduta dal sacerdote don Sergio Meligrana e accompagnata dal coro parrocchiale di Brattirò, è stato mostrato un chicco imbevuto nelle lacrime della Madonna del ‘53, della signora Iannuso, inviato dal rettore del santuario della Madonna delle lacrime di Siracusa. Reliquia che sarà incastonato nell’altare di una piccola chiesa all’interno della casa ospedaliera.

Il consiglio comunale si è poi radunato in seduta straordinaria per conferire la massima onorificenza a Irene, oggi vedova e madre di quattro figli, «per il sincero e profondo legame con la comunità drapiese, perché rappresenta una delle più importanti simboli per la rinascita del territorio, attraverso la lotta e la testimonianza di ogni giorno tesa alla realizzazione della volontà di Padre Pio».

La struttura in costruzione

Iniziativa, questa, voluta dalla compagine amministrativa in carica e accolta con entusiasmo dal gruppo di minoranza. Onorato dell’avvenuta consegna della massima onorificenza il sindaco Alessandro Porcelli, il quale ha espresso parole di ammirazione nei confronti di Gaeta, annunciando anche l’ottenimento di un finanziamento destinato ad ampliare una parte della strada che conduce alla costruenda cittadella. «È una gioia immensa sapere che da oggi mamma Irene sarà cittadina drapiese – ha dichiarato il consigliere di minoranza, Pino Rombolà – Una donna che sin da giovane ha scelto di stare dalla parte dei sofferenti, dalla parte degli ultimi, e lo sta facendo con forza, coraggio e determinazione».

Visibilmente emozionata la figlia spirituale Gaeta per l’affetto manifestato da più parti. «Sono nata in Abruzzo, vissuta a Roma ma forse sono più calabrese che abruzzese e romana, il mio cuore è molto qua – ha chiosato Gaeta – Ho fondato tutto quello che avevo sempre per mano di Dio, quello che Padre Pio mi ha sempre detto fin da bambina». Ha rimarcato, infine, che quanto realizzato è solo «un atto di amore». Una giornata, dunque, che sarà impressa nella memoria dei drapiesi e non solo, in un luogo dove presto sorgerà un ospedale pediatrico, un centro di ricerca, un villaggio dei sofferenti.

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