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La vittima Bruno Lazzaro

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VIBO VALENTIA – Accusato dell’omicidio del cugino, si pente e confessa tutto davanti al magistrato. Gaetano Muller, 19enne di Soriano, vuota il sacco su quella tragica sera del 4 marzo del 2018 quando rimase ucciso il 23enne Bruno Lazzaro (LEGGI LA NOTIZIA DELL’OMICIDIO).

Il giovane ha deciso di raccontare la storia questa mattina in occasione dell’udienza davanti al giudice Giulio De Gregorio menzionando, in questo caso confermando, il movente e la dinamica del ferimento rivelatosi poi mortale. Questioni di tipo sentimentale alla base del gesto risalenti almeno al 2017.

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La vittima era accusata dall’imputato di aver avviato una relazione con una ragazzina, figlia di un noto esponente della criminalità locale, che nel 2016 era stata con quest’ultimo.

L’hanno scorso Lazzaro venne pestato – pare – proprio per questo motivo, ma il rapporto tra i due giovani non era cessato tanto che all’orecchio di Muller ne sarebbe giunta la voce.

La sera del 4 marzo dello scorso anno l’imputato e il cugino si trovarono in una zona di località Fago Savini per un chiarimento, chiesto dal primo.

Secondo il racconto di Muller, Lazzaro avrebbe tentato di sferrare un schiaffo al congiunto il quale, a sua volta, sarebbe corso in macchina a prendere “per paura” un coltello, con una lama lunga 11 cm, per mezzo del quale, nella concitazione, ferì il 23enne all’addome che poi portò a casa della ragazzina, e non in ospedale, facendo scattare l’allarme.

Muller, in prima istanza, aveva riferito agli investigatori dell’arma una versione diversa dei fatto parlando di una colluttazione con soggetti di nazionalità romena (LEGGI DELL’ARRESTO DI MULLER).

Il processo, che si celebrerà con le forme del rito abbreviato, riprenderà il 31 gennaio. Ad assistere l’imputato gli avvocati Giuseppe Di Renzo e Vincenzo Galeota mentre la famiglia della vittima si è costituita parte civile affidandosi agli avvocati Nazzareno Latassa e Marcello Scarmato. Il pm è Olimpia Anzalone, che coordinò le indagini sull’omicidio.

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