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VIBO VALENTIA – Un nuovo collaboratore di giustizia ha fornito importante supporto alle indagini nel caso della risoluzione del delitto d Salvatore Battaglia (LEGGI). Si tratta di Bartolomeo Arena, 43 anni, di Vibo Valentia, ritenuto vicino al gruppo di un altro pentito: Andrea Mantella, ex boss di Vibo.

LEGGI LE PRIME DICHIARAZIONI A VERBALE DEL PENTITO

Il suo profilo Facebook non c’è più da qualche tempo. Sparito, così come sparì lui stesso poco tempo addietro, salvo poi ripresentarsi quasi come se nulla fosse. La sua famiglia, idem, sarebbe già stata trasferita in una località protetta. Insomma di lui sia in città che sul web non c’è più traccia. Ed in questo caso non si tratta di lupara bianca ma di un avvio di un percorso di collaborazione con la magistratura. La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, per la precisione.

Un nuovo pentito di ‘ndrangheta si affaccia sul panorama ed anche se i precedenti penali a suo carico sarebbero residuali, ciò non vuol assolutamente dire che non sia a conoscenza delle dinamiche criminali della città anche perché, a quanto pare, le sue frequentazioni lasciano il campo a pochi dubbi.

Un personaggio del quale non ti accorgi, un po’ come il paesaggio di un quadro posto sullo sfondo, sfumato ma non invisibile, un soggetto che non figura – tranne forse in qualche sporadica occasione – nei verbali dei vari collaboratori di giustizia, ma che comunque c’è. Circa un trentennio addietro, ad Arena fu ammazzato uno stretto congiunto il cui corpo non è mai stato ritrovato e che nella seconda metà degli anni 2000 un altro parente era stato freddato in un agguato lungo la strada tra Vibo Marina e Pizzo. 

Salgono dunque a cinque i pentiti di ‘ndrangheta negli ultimi quattro anni, quando ad aprire le “danze” fu, nel 2015, quel Raffaele Moscato, ex componente di fuoco del clan dei Piscopisani, che diventerà una delle gole profonde in particolare dell’ultima operazione “Rimpiazzo” che ha aperto nuovi inquietanti scenari non solo nella mappa geo-mafiosa della città ma anche in altri settori che potrebbero coinvolgere i cosiddetti colletti bianchi. Nel 2016 fu la volta dell’ex boss di Vibo, Andrea Mantella, personaggio che una volta in udienza al processo “Black money” disse: “Ho commesso otto omicidi, quanti ne ordinati neanche me lo ricordo”. Quindi Nicola Figliuzzi, terminale armato del clan dei Patania nella guerra con i piscopisani (novembre 2017). Poi Giuseppe Comito, esponente sempre di Patania; adesso questo nuovo nominativo per aprire nuovi squarci di luce nell’oscurità creata dai clan vibonesi.

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