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Andrea Mantella

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VIBO VALENTIA – Dopo Bartolomeo Arena (LEGGI), al processo “Nemea” contro il clan Soriano è stata la volta di un altro collaboratore di giustizia: Andrea Mantella.

Per tre ore l’ex boss di Vibo ha risposto alle domande del pm della Dda, Annamaria Frustaci, raccontando dei suoi rapporti con il clan Soriano di Pizzinni di Filandari i cui presunti esponenti sono imputati in questo procedimento penale.

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Ma non solo, dalle sue parole anche l’agghiacciante duplice omicidio di Roberto Soriano e Antonio Del Giudice ad opera, secondo quanto riferito dallo stesso per averlo appreso dai diretti interessati, di Saverio Razionale e Giuseppe Antonio Accorinti.

Mantella ha iniziato la sua articolata deposizione davanti al tribunale collegiale presieduto dal giudice Tiziana Macrì, iniziando col riferire sulla sua scelta di avviare il percorso di collaborazione con la Dda nel maggio del 2016 (LEGGI): «Ero stanco stufo di continuare a fare quella vita che avevo fatto per tantissimi anni. E così a fine pena (per il processo Goodfellas, ndr), un mese prima, mi pentii prima come essere umano e poi come persona, iniziando questo percorso sincero e leale con l’autorità giudiziaria».


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