X
<
>

Il luogo dell'omicidio di Francesco Fiorillo

Condividi:
1 minuto per la lettura

Omicidio di Francesco Fiorillo a Vibo Valentia, assoluzione definitiva per Ramondino e D’Angelo unico colpevole Antonio Zuliani

VIBO VALENTIA – La Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura Generale di Catanzaro avverso la sentenza della Corte d’assise d’appello di Catanzaro che aveva assolto per non aver commesso il fatto Saverio Ramondino (difeso dall’avvocato Francesco Sabatino) e Arcangelo D’Angelo (assistito dagli avvocati Guido Contestabile e Marco Talarico) dall’accusa di essere gli autori dell’omicidio di Francesco Fiorillo, avvenuto la sera del 15 dicembre 2015 lungo la statale 18, nei pressi della stazione di Vibo-Pizzo.

L’assoluzione per Ramondino e D’Angelo per l’omicidio Fiorillo diviene definitiva. Si chiude, così, definitivamente una vicenda processuale durata a lungo nella quale già in precedenza la Suprema corte di Cassazione si era pronunciata favorevolmente sulla posizione di Saverio Ramondino, annullando l’ordinanza applicativa della misura cautelare per insussistenza di gravi indizi. 

Dunque, per la giustizia italiana, l’unico soggetto ritenuto responsabile del delitto rimane Antonio Zuliani il quale, dopo la condanna, aveva tentato di  chiamare in causa i due imputati quali compartecipi del fatto di sangue, ricostruzione investigativa coltivata dalla Procura di Vibo Valentia che tuttavia non ha retto ai 3 gradi di giudizio. Per lui la condanna a 14 anni di reclusione è definitiva.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE