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VIBO VALENTIA – La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha notificato un’ordinanza di misura cautelare interdittiva e contestuale sequestro preventivo di beni emesso dal gip di Vibo Valentia, Marina Russo, – nell’ambito di un procedimento penale a carico di 5 soggetti indagati, a vario titolo, per reati tributari e per avere presentato fraudolenti dichiarazioni dei redditi, relative agli anni d’imposta dal 2011 al 2018, utilizzando fatture per operazioni inesistenti.

Le indagini, dirette dal Procuratore della Repubblica Camillo Falvo e dal Sostituto Procuratore Concettina Iannazzo, eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Vibo Valentia, guidato dal Maggiore Giuseppe Froio, hanno preso in esame una complessa, insidiosa ed articolata frode fiscale ideata dal principale indagato, a carico del quale il Giudice ha imposto il divieto di esercitare l’attività imprenditoriale per un anno, nella sua qualità di rappresentante legale di una società a responsabilità limitata operante a Vibo Valentia nel settore della installazione di impianti di telecomunicazione ed elettronici.

Indagato deputato dei 5 Stelle

Tra le persone indagate c’è anche il deputato del Movimento Cinque Stelle, Riccardo Tucci, 34 anni, di Vibo Valentia. Le fiamme gialle avrebbero accertato fraudolente dichiarazioni dei redditi per gli anni d’imposta dal 2011 al 2018, attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

A Riccardo Tucci, all’epoca dei fatti rappresentante legale di una cooperativa, viene contestata una frode fiscale per novemila euro portata avanti secondo gli investigatori attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. La cooperativa del futuro deputato dei Cinque Stelle, secondo l’accusa, avrebbe avuto il solo scopo di configurare una delle società “cartiera” create dall’ideatore del sistema fraudolento al solo fine di emettere false fatturazioni.

Oltre al deputato, nell’inchiesta è indagato anche il suo ex datore di lavoro, con ramificazioni pure in Romania, dove secondo le indagini un’ulteriore cartiera sarebbe stata utilizzata per emettere fatture false per oltre 350mila euro. Riccardo Tucci – che attualmente in Calabria ricopre pure l’incarico di referente per le elezioni regionali per il M5S – si dice fiducioso dell’operato della magistratura e «sicuro di poter dimostrare l’estraneità ai fatti contestati».

Le indagini

Le attività investigative sono scaturite dalle risultanze emerse a conclusione di una verifica fiscale eseguita dal Reparto, nei confronti della predetta società, finalizzata all’acquisizione e reperimento degli elementi utili all’accertamento delle imposte dovute ed alla repressione delle violazioni tributarie amministrative e penali.

Fin dagli inizi del controllo, gli operanti hanno colto i tratti distintivi di un complesso meccanismo di frode, volto a consentire l’evasione delle imposte sui redditi e sul valore aggiunto, mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti emesse da imprese qualificabili come “cartiere”, create dal rappresentante legale della società. Infatti, nell’ambito degli accertamenti svolti, è stata rilevata l’esistenza di un’unica realtà imprenditoriale costituita da sei soggetti economici: due società s.r.l.; due cooperative; una ditta individuale e una società estera con sede in Romania, tutte riconducibili all’ideatore del sistema truffaldino, che ha consentito alla società di realizzare, indebitamente, una maggiore deduzione di costi e detrazione di imposte.

Nello specifico, sono state accertate l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per 3.100.000 euro, l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per tre milioni di euro, l’emissione di fatture false dalla “cartiera” romena per 350mila euro e la denuncia di cinque soggetti i quali, dalla frode, avrebbero ottenuto un profitto di 844mila euro.

Le persone denunciate sono:

  • – S.V.M., legale rappresentante di due società S.r.l. e titolare di una ditta individuale;
  • – S.L., legale rappresentante pro-tempore di una società cooperativa;
  • – G.D., legale rappresentante pro-tempore di una società cooperativa;
  • – T.R., legale rappresentante pro-tempore di una società cooperativa;
  • – T.A., legale rappresentante pro-tempore di una società cooperativa.
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