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I carabinieri di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Il cerchio si è chiuso. In una manciata di ore i carabinieri sotto il coordinamento della Procura di Vibo hanno fatto luce sulla gambizzazione avvenuta ieri pomeriggio, 9 novembre, alle 18 a Portosalvo (LEGGI), frazione di Vibo Valentia. Il sostituto procuratore Maria Cecilia Rebecchi, ha infatti emesso un decreto di fermo a carico di due persone. Si tratta di Antonio Ciliberto, 38 anni, di Vibo (difeso dagli avvocati Alessio Di Prima e Gianluca Policaro) e Vincenzo Porretta, 47 anni, anche lui di Vibo (assistito dagli avvocati Marcello Scarmato e Nazzareno Latassa).

Entrambi devono rispondere, in concorso tra di loro, di tentato omicidio. Secondo quanto si legge nel capo di imputazione avrebbero compiuto “atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di Aldo Barbieri e Pietro Perugino poi non verificatisi per circostanze non dipendenti dalla loro volontà”.

Alla base del tentato omicidio una discussione sfociata in una lite, avvenuta in via Roma, dinnanzi a una panetteria nella frazione di Portosalvo, e terminata con gli spari per come riportato ancora nel decreto: “In seguito a un aggressione fisica e verbale avvenuta tra Aldo Barbieri, Vincenzo Porretta e Pietro Perugino Antonio Ciliberto, dopo essere stato esortato da Vincenzo Porretta con queste parole ‘Ntoni, ‘Ntoni, prendi la pistola’, sparava complessivamente cinque colpi di pistola alle gambe di Aldo Barbieri e Pietro Perugino“.

Barbieri, imprenditore che figura tra i titolari della azienda Cof, attiva nel campo della distribuzione alimentare in tutta Italia,  ma recentemente dichiarata fallita dal tribunale di Vibo, è stato ferito alla gamba sinistra; il secondo invece ad entrambe. Trasportati in ospedale a Tropea e successivamente a quello di Vibo, non sono in pericolo di vita. La prognosi è di trenta giorni. Sia Ciliberto che Porretta devono rispondere in concorso tra di loro anche di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di una pistola, l’arma del delitto.

Ciliberto, ritenuto essere il presunto autore degli spari, si è poi dileguato facendo perdere le proprie tracce ma i carabinieri del reparto operativo guidati dal colonnello Alessandro Corda hanno subito ricostruito il quadro della vicenda attivando un piano di ricerca. Braccato dalle forze dell’ordine che si erano recate anche a casa, a tarda sera l’uomo si è costituito, accompagnato dai suoi legali, di fiducia, al comando provinciale dei carabinieri di Vibo. Nel corso dell’interrogarorio è emerso il nome di Poretta.

Le indagini coordinate dal procuratore Camillo Falvo, ora puntano a stabilire  primo il movente che ha originato il duplice ferimento.

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