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Francesco De Nisi

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VIBO VALENTIA – “Ho appreso da un articolo pubblicato su un quotidiano on line locale e da un post del Senatore Morra che tale Angotti Giovanni, collaboratore di giustizia, sarebbe stato condannato, in quanto autoaccusatosi, di un preteso sostegno elettorale da parte della cosca Anello-Fruci nei miei confronti in elezioni comunali e provinciali risalenti nel tempo”.

Non si è fatta attendere la replica del consigliere regionale di Coraggio Italia, Francesco De Nisi, alle dichiarazioni del presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, che lo aveva tirato in ballo a seguito alle motivazioni della sentenza del processo “Imponimento”.

De Nisi, precisa quindi che “quando ho avuto notizia sempre e solo dagli stessi organi di stampa, due anni fa, della pendenza di tale procedimento, ripeto non a mio carico e rispetto al quale sono completamente estraneo, ho trasmesso una dettagliata nota alla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro e a quelle di Vibo Valentia e Lamezia Terme . Con tale nota, carte alle mani, dimostravo non solo la mia lontananza rispetto a tali mondi criminali, ma di come sin dall’inizio del mio impegno pubblico e sino ad oggi tali realtà io le abbia in concreto sempre contrastate e combattute. Ripeto non a parole, ma con le concrete azioni amministrative; circostanze, peraltro, ben note alle Autorità Requirenti della Calabria”.

Il consigliere regionale ricorda di aver, in quella occasione, “rilevaro e documentato di come le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Angotti Giovanni fossero completamente destituite di fondamento e contrastassero con i fatti e con gli atti. Avendo, ora, appreso della notizia solo dalla stampa mi riservo di leggere la sentenza e di esprimere all’esito le mie valutazioni, ma ritengo sin da ora che la scelta del rito abbreviato da parte dell’ Angotti, abbia precluso l’acquisizione del materiale da me inviato alle Procure e che il Giudice abbia deciso senza averlo esaminato”.

Pertanto, De Nisi, ha annunciato di aver dato incarico agli avvocati Luigi Panella e Franco Giampà di “sporgere , a questo punto, denuncia per diffamazione, calunnia e per ogni altro reato rinvenibile nei confronti del collaboratore di giustizia Angotti Giovanni per le condotte perpetrate a mio danno. Non posso, purtuttavia, che esprimere il mio disappunto di come una tale vicenda, del tutto infondata , sia stata addirittura strumentalizzata dal senatore Morra che nella sua qualità di Presidente della Commissione Antimafia, avrebbe potuto azionare ben altri strumenti per conoscere la verità dei fatti. Ma ancora più grave – aggiunge l’esponente di Coraggio Italia – è la circostanza di come egli abbia potuto coinvolgere un Sindaco ed una Amministrazione Comunale eletti solo nel mese di ottobre 2021 e che nulla hanno a che fare con tali vicende risalenti nel tempo e quando le importanti e positive iniziative giudiziarie avevano ormai decimato la presenza di tali cosche sul territorio. Evidentemente a lui i fatti e le persone non interessano essendo egli impegnato ormai da tempo in una campagna elettorale senza il minimo rispetto del buon senso e delle regole istituzionali”.

E pertanto lo stesso De Nisi ha dato mandato ai suoi avvocati di agire anche nei confront di Morrai “a tutela della mia dignità e onorabilità , perché a questo punto e giusto che chi getta fango infondatamente ne paghi le conseguenze”.

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