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Il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo

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VIBO VALENTIA – Scuole del capoluogo e frazioni chiuse fino al 22 dicembre. La decisione, ormai nell’aria, è stata assunta dal sindaco Maria Limardo che poco dopo le 14 ha emanato un’ordinanza ad hoc differendo il termine – che sarebbe scaduto il 9 dicembre – della ripresa in presenza delle lezioni per gli alunni fino alla Prima media.

A pesare sulla decisione del massimo inquilino di palazzo Luigi Razza  la circostanza che ha tutt’oggi  persiste un rischio di contagio medio-alto che costringe a rallentare la curva di crescita rendendo, necessario, pertanto, ridurre le occasioni di spostamento delle persone fisiche e tra queste rientrano le attività didattica in presenza.

Pur in  presenza di un lieve miglioramento della situazione, la Limardo non ha voluto correre rischi evidenziando, a base della propria iniziativa amministrativa, l’esigenza di tenere presente il possibile impatto del contagio familiare rispetto alla frequenza delle attività didattiche dei bambini e rilevato, poi, che, a seguito della riapertura delle scuole con la didattica in presenza, si «rischia di determinare un continuo aumento della diffusione epidemica, in considerazione che le scuole rappresentano un luogo di aggregazione in cui il rispetto del distanziamento interpersonale è complicato e la possibilità di trasmissione del contagio di origine domiciliare è amplificata».

Il sindaco poi afferma che studi scientifici internazionali «evidenziano come la sospensione delle attività didattiche scolastiche possa nel medio termine ridurre di circa il 15-24% la capacità di riproduzione del virus». 

Alla base della decisione assunta dal capo dell’esecutivo comunale anche la nota  nota pervenuta il 7 dicembre scorso della Federazione Italiana Medici, pediatri con la quale, alla luce delle criticità segnalate nella stessa si sottolineava il parere non favorevole alla riapertura delle scuole almeno nel periodo prenatalizio.

«È stata una decisione frutto di lunghissime riflessioni e confronti soprattutto con la comunità scientifica e con il mondo della sanità nonché con i dirigenti – ha commentato la Limardo – Di sicuro è stata la decisione più sofferta che ho assunto nella mia qualità di sindaco. Mio malgrado, in accordo con i dirigenti scolastici, ho deciso di emanare un’ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al 22 Dicembre. Purtroppo l’Asp ha espresso, nero su bianco, il suo Parere negativo. Anche i pediatri mi hanno esternato medesime preoccupazioni.  Speriamo che questo brutto momento diventi presto solo un lontano ricordo».

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