X
<
>

La sede Asp di Vibo Valentia

Condividi:
3 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Dopo la scioccante comunicazione della presenza di circa 180 tamponi positivi (160 nuovi casi e i restanti “già noti”) (LEGGI), fioccano le polemiche attorno all’Azienda sanitaria con una parte della politica che chiede le dimissioni del commissario straordinario Giuseppe Giuliano per la gestione dell’emergenza Covid.

Nel frattempo, la buona notizia è che, secondo quanto affermato ieri dal primo cittadino di Vibo, Maria Limardo, presidente della Conferenza dei sindaci, si sono smaltiti completamente i tamponi in arretrato, anche se dalla stessa Asp hanno precisato che potrebbe essercene ancora qualcuno da processare a Bari ma, a parte questo, dopo il numero “monstre” dell’altra sera il trend dovrebbe normalizzarsi, o almeno questo è l’auspicio.

E a testimonianza di ciò, il fatto che ieri ne sono stati comunicati trenta da Catanzaro, da aggiungere agli oltre 160. Le attività di trasmissione delle notizie sul numero dei soggetti affetti dal Covid ai sindaci del Vibonese sono, quindi, in costante evoluzione.

Nel bollettino di ieri, del Dipartimento tutela della Salute di Catanzaro, tuttavia il dato dei tamponi “pugliesi” non risulta, questo in quanto sono ancora in corso, all’Asp di Vibo, le varie operazioni ma – rassicurano da palazzo ex Inam – nella giornata di oggi verranno trasmessi. La difficoltà è sorta perché da Bari non sarebbero stati riportati sulle schede gli estremi relativi ai centri di residenza di ogni singolo positivo. Un lavoro immane che, a questo punto, sta eseguendo il Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Vibo con inevitabili ritardi nella comunicazione a Catanzaro del dato finale di ieri.

Intanto, nel Vibonese preoccupa, su tutti, la situazione in atto a Pizzo dove nelle ultime 24 ore sono stati riscontrati 25 nuovi casi, che, tra l’altro, potrebbero salire da qui a qualche giorno. Anche Serra San Bruno ha visto schizzare la presenza di positivi: 9 in un giorno (per un totale di 17). Come detto, si è in costante evoluzione: ma fino a stasera era la seguente: 5 a Francica, 4 a Sorianello, 9 a Serra San Bruno, 8 a Pannaconi di Cessaniti, 1 a Limbadi, 5 a San Calogero, 20 a Pizzo, 4 a Ricadi, 3 a Nicotera; 2 a Filogaso; 3 a Dasà; 5 a Tropea, 2 a Mileto, 4 a San Gregorio.

Manca il dato di Vibo Valentia (frazioni comprese) in quanto ancora in via di definizione. E sempre il sindaco Limardo ieri sera, in una diretta Facebook, ha annunciato di essersi sono sentita coi vertici Asp e «nell’arco di due giorni dovrebbe arrivare una nuova macchina in grado di analizzarli. Entro questa settimana dovrebbe finalmente entrare in funzione dalle 8 alle 20, e grazie all’ausilio di due tecnici di laboratorio dedicati si potranno processare 60 tamponi al giorno. Si tratta di alleggerire il sistema anche senza la totale autosufficienza.

Da qui alla fine del mese, poi, arriveranno altre tre macchine, ma è necessario guardare all’immediato».

Infine la querelle sull’ospedale da campo, che verrà installato prossimamente proprio a Vibo Valentia: «Dobbiamo affrontare una guerra contro questo maledetto virus, perciò sono assolutamente d’accordo. Anche se non sono ospedali a tutti gli effetti garantiscono comunque un supporto fattivo alla popolazione nel contrasto alla pandemia da Coronavirus», ha concluso il sindaco Limardo.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE