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Il palcoscenico del nuovo teatro di Vibo

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La minoranza incalza l’amministrazione sulle modalità di vendita dei biglietti del primo spettacolo del nuovo teatro di Vibo ed è polemica. «Perché demandare la gestione alla Pro loco? Doveva farla il Comune»


VIBO VALENTIA – Sta montando un caso attorno alla vendita dei biglietti per la “prima” al nuovo teatro comunale con il doppio spettacolo di “Ale&Franz”, alle 18 e alle 21 in programma domani, 14 febbraio. Sotto accusa la gestione dell’erogazione dei ticket, esauriti nel giro di pochi minuti, affidata alla Pro loco di Vibo. Oltre questo l’ulteriore aspetto relativo alla poca disponibilità di posti liberi in quanto la maggior parte pare già destinata prima dell’apertura delle operazioni di vendita.

Il malcontento era emerso già sabato scorso quando centinaia di persone in fila, a palazzo Gagliardi, pur avendo un numero di prenotazione abbastanza basso si erano visti rispondere che non vi erano più posti disponibili degli oltre 500 che la nuova struttura di località Moderata durant può ospitare. Malumori ripresi dal segretario cittadino del Partito democratico in un proprio post: “Ci sono 500 posti disponibili ma al numero 160 erano già tutti finiti. A chi sono andati gli altri posti? La cultura non è di una élite, la cultura è di tutte e tutti. Il teatro è della città, non dell’amministrazione”.

BIGLIETTI PER LA PRIMA AL NUOVO TEATRO DI VIBO, LA POLEMICA APPRODA IN COMUNE

E ieri mattina, nella IV Commissione, il caso è approdato in Comune. A sollevarlo i consiglieri di minoranza Marco Miceli (Vibo Democratica), Silvio Pisani (M5S) e Laura Pugliese (Pd).
Ad esordire proprio il primo: «Chiaramente non posso che essere soddisfatto dell’apertura del nuovo teatro con il primo spettacolo di mercoledì, tuttavia ci sono degli aspetti che necessitano chiarimenti. Vogliamo che l’amministrazione spieghi in aula i criteri che hanno portato alle modalità di vendita dei biglietti. Perché non sono state previste tariffazioni agevolate ad esempio per gruppi o famiglie? Né posti riservati ai soggetti disabili che magari avrebbero avuto piacere ad assistere allo spettacolo e invece sono rimasti esclusi, così come lo sono stati per la vendita dei tickets perché non potevano fare file di ore in attesa del loro turno, che magari non sarebbe mai avvenuto perché i biglietti sono andati esauriti fin da subito”.

Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che si è concentrata l’arringa di Miceli. «Com’è possibile che poco oltre quota 160 i posti disponibili erano terminati? A chi sono andati a finire tutti gli altri 400 biglietti? E su questo l’amministrazione deve chiarire. Perché non si possono avere corsie privilegiate per i soliti e lasciare, ad esempio, fuori i disabili. E deve farlo anche sui motivi per i quali la vendita dei biglietti sia stata affidata alla Pro loco e non gestita direttamente dall’ente. Anche perché, è sempre bene ricordarlo a chi magari lo dimentica, il Nuovo Teatro è della città, del Comune, e non della Pro loco. Si tratta – ha aggiunto – di una grave mancanza frutto di superficialità e approssimazione».

IL NODO DELL’ASSENZA DI UN REGOLAMENTO

Al capogruppo di Vd, ha fatto eco il collega del M5S, Pisani che ha insistito – come del resto aveva fatto nel recente question time – sull’assenza di un regolamento. «Mi domando come possa essere possibile tutto questo. Regolamento che manca e che pertanto porta a dover assistere a situazioni in cui la gestione del teatro diventa discrezionale con modalità di vendita dei biglietti che appaiono poco chiare. C’è una determina in cui si dice che la vendita deve avvenire per mezzo delle associazioni com’è invece avvenuto.  Avere una “prima” con due attori comici seppur dello spessore di “Ale&Franz” la trovo poco opportuna ed anzi sarebbe stato meglio, a mio parere, che il primo spettacolo avesse visto l’esibizione in forma gratuita dell’Orchestra sinfonica della Calabria, espressione del Comune capoluogo, anche perché annualmente percepisce cospicui contributi ministeriali».

Da Pisani, quindi, l’invito all’esecutivo di Palazzo Razza a redigere il regolamento e a portarlo «in Consiglio per la sua discussione, eventuali modifiche, e l’approvazione. Scene come quelle che abbiamo visto in questi giorni con la discussa vendita dei biglietti non devono ripetersi. Ci auguriamo che già al prossimo evento di marzo sia tutto normalizzato, come del resto avviene in tutte le città che hanno un teatro».

LA POLEMICA SULLA VENDITA DEI BIGLIETTI PER IL PRIMO SPETTACOLO DEL TEATRO DI VIBO

Infine, la consigliera Pugliese che ha insistito, anche lei, sull’adozione di un regolamento per la gestione della struttura proprio per le ragioni esposte del collega pentastellato: «Chi ha deciso che la Pro Loco doveva vendere i ticket? Quali sono i criteri di trasparenza? Avete previsto i posti per disabili, per i minori, riduzioni per famiglie? Anche in questa occasione l’amministrazione è riuscita a distinguersi dagli altri comuni d’Italia. E una parte del Consiglio ha consentito ad un assessore non eletto, ma scelto da sindaco, di gestire la partita dell’apertura del teatro comunale», ha concluso l’esponente democrat, con il collega Miceli a manifestare il proprio dissenso ad alta voce «Tutta questa pratica doveva passare all’aula che invece è stata nuovamente esautorata del proprio ruolo. La casa comunale non è casa loro», ha affermato riferendosi all’amministrazione Limardo e alla maggioranza che la sostiene.

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