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Un momento della commemorazione

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SORIANO CALABRO (VIBO VALENTIA) – È un impegno quotidiano, ricordare a noi stessi che, spendersi per la libertà, è una delle azioni necessarie per debellare la mafia. E la libertà non ha vincoli, catene, rifugge da atteggiamenti di sottomissione e taciti sguardi omertosi. È libertà il ricordo, la memoria, la volontà di promuovere atteggiamenti sani nel solco di un processo educativo, volto al vivere civile.

 Anche quest’anno, nonostante la pandemia, si è celebrata la Giornata della memoria e dell’impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Istituita da Libera, l’iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome.

Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. L’impegno di Libera Vibo Valentia, attraverso il referente Giuseppe Borrello, non è mancato anche a Soriano, dove stamattina, si è ricordato Filippo Ceravolo, il giovane di 19 anni ucciso per errore il 25 ottobre 2012, dopo aver chiesto un passaggio per far rientro a casa al conducente di un’autovettura che era invece, si dirà, il reale obiettivo dei killer.

 «Il 21 marzo, è per noi anche l’occasione di ricordare che oltre il 70% dei familiari delle vittime di mafia, sono in attesa di verità e giustizia – ha commentato il referente provinciale di Libera, Giuseppe Borrello – Ringrazio i rappresentanti dell’Arma per il lavoro che svolgono sul territorio, la magistratura e tutte le Istituzioni».

Accanto a Martino Ceravolo, papà di Filippo, oltre al referente di Libera, anche il sindaco Vincenzo Bartone e il padre domenicano Giovanni Calcara. Alle 18, presso il Convento di San Domenico, sarà celebrata una Santa messa in ricordo delle vittime innocenti della mafia. L’evento potrà essere seguito attraverso le pagine Facebook del Santuario e di Libera Vibo Valentia – coordinamento provinciale. 

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