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Palazzo Santa Chiara attuale sede del Sistema Bibliotecario Vibonese

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Con una lettera a firma della dirigente Adriana Teti, il Comune di Vibo Valentia sfratta ufficialmente il Sistema Bibliotecario Vibonese da Palazzo Santa Chiara


VIBO VALENTIA – Doccia fredda per il Sistema bibliotecario vibonese. Il Comune di Vibo, attraverso una comunicazione a firma della dirigente Adriana Teti dall’oggetto emblematico: inadempimento della convenzione, ha sfrattato di fatto l’ente bibliotecario, la maggiore realtà regionale, in cui sono custoditi ben 90mila volumi.

“Premesse le precedenti comunicazioni, sia scritte che per le vie brevi, qui da intendersi integralmente riportate e trascritte, con le quali si è tentato invano di addivenire ad una composizione bonaria della vertenza in essere, anche sotto il profilo economico, ed atteso che ad oggi non sono pervenuti né concrete proposte in merito alla sottoscrizione di una nuova convenzione, né, tantomeno , alcun pagamento (15mila euro di canone annuali, ndr), anche con particolare rilevanza sull’uso dell’intero immobile da parte dell’ente, si comunica che, senza ulteriore avviso, si procederà a porre in essere ogni azione a tutela del Comune di Vibo Valentia essendo, codesto ente, in una posizione irregolare”. Inoltre, viene reso noto che dall’1 marzo prossimo l’auditorium posto all’interno del Palazzo Santa Chiara sarà gestito interamente dal Comune di Vibo Valentia (Ufficio Patrimonio) e da qui l’invito al Sistema a voler prendere atto della presente comunicazione”.

IL COMUNE DI VIBO SFRATTA IL SISTEMA BIBLIOTECARIO, LA SITUAZIONE DELL’ENTE

Solo pochi giorni addietro si è svolta la riunione proprio a Palazzo Santa Chiara si è svolta l’assemblea dei soci, aperta ai consiglieri regionali e ai parlamentari vibonesi, per cercare di salvare il sistema intervenendo presso la Regione che, però, da parte sua, ha gelato ogni speranza con la vicepresidente Princi, almeno fin quando non si regolarizzeranno i conti. Operazione disperata visto che il Sbv ha debito per quasi 700mila euro, che arrivano a circa un milione se si uniscono altre voci, a fronte di 148mila euro di crediti. E pertanto, tale condizione, ha bloccato anche la nomina del nuovo presidente, che dovrà subentrare all’uscente Fabio Signoretta, in quanto nessuno dei sindaci si prenderebbe – comprensibilmente – la responsabilità di gestire un ente ormai allo sfascio sotto il punto di vista contabile e debitorio e sotto la lente di ingrandimento della Guardia di finanza che sta indagando sulle precedenti gestioni.

LA REAZIONE DEL PRESIDENTE USCENTE SIGNORETTA

E non sono tardate ad arrivare le reazioni di Signoretta il quale ha evidenziato che la mancata elezione del Presidente rappresenta un “grave pregiudizio per la prosecuzione dell’attività”, e ricordato che, a decorrere dalla data del 15 marzo 2024 (termine di prorogatio stabilito dalla legge) non potrà più disporre dell’adozione di atti utili a garantire i servizi, la custodia dell’immobile ed il rispetto dei contratti in essere.

Signoretta aveva opportunamente convocato per giovedì 7 marzo il comitato tecnico ristretto nominato dall’Assemblea (composto dallo stesso presidente uscente, e dai colleghi sindaci Corrado L’Andolina di Zambrone, Antonio Giacomo Lampasi di Monterosso, Giuseppe Condello di San Nicola da Crissa e Maria Limardo di Vibo) per investirlo della condizione in atto che però adesso si è ulteriormente aggravata dalla nuova nota del Comune di Vibo Valentia con la quale si comunica che, da domani, 1 marzo, e quindi con soli due giorni di preavviso, l’Auditorium posto all’interno del Palazzo Santa Chiara tornerà nella disponibilità dell’ente, senza “però alcuna precisazione in merito a ciò che accadrà con tutti gli arredi di proprietà del Sistema e con tutte le utenze che ad oggi sono completamente a carico dello stesso Sistema.
Le future decisioni della politica sulle sorti del Sistema bibliotecario dovranno ora tenere necessariamente conto di questa posizione netta ed ufficiale assunta dal Comune di Vibo Valentia in merito alla chiusura completa della sede”, ha concluso il presidente uscente.

L’ATTACCO ALLA GIUNTA LIMARDO DEL PD CITTADINO

«È scandaloso – ha dichiarato il segretario cittadino del Pd, Francesco Colelli – che l’amministrazione comunale sul Sistema parli in un modo ed agisca in un altro in quanto da un lato professa la volontà di salvare l’ente, dall’altro lo pugnala mortalmente alle spalle estromettendolo dal palazzo Santa Chiara e sancendo, in tal modo, quello che potrebbe essere l’ultimo atto di una pagina importante della cultura cittadina. Un doppio gioco che è indole del centrodestra».

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