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PRATA PRINCIPATO ULTRA (AV) – Atti sessuali su un minore, quelli che sarebbero
avvenuti all’interno della comunità di Prata Principato Ultra a cui i
genitori della vittima avevano affidato il loro congiunto proprio perchè
era nota da anni nell’ambito dell’assistenza di tipo terapeutico di
persone con problemi di ansia, depressione e disturbi
dell’alimentazione, nonche finalizzata a offrire opportunità ed
esperienze sociali e spirituali.

E’ la gravissima accusa che ha portato
in carcere Don Livio Graziano sacerdote noto proprio per il percorso
avviato con la comunità di recupero dove negli anni sono passati decine
di giovani con le problematiche più svariate, come documenta anche la
pagina social della struttura nel centro dell’hinterland irpino. Ieri
mattina i Carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia
cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale di Avellino Francesca Spella , su richiesta della Procura
della Repubblica di Avellino, nei confronti del sacerdote.

L’indagine,
avviata a seguito della denuncia presentata dal genitore del tredicenne,
ha consentito di accertare , come si legge in una nota del Procuratore
della Repubblica di Avellino Domenico Airoma: «il compimento di atti
sessuali con il minore da parte del religioso, che aveva ospitato
l’adolescente presso la citata struttura nel periodo giugno-settembre

  1. II sacerdote risulta incardinato presso la Diocesi di Aversa».Si
    tratterebbe di «attenzioni» particolari che il sacerdote avrebbe
    riservato al minore, di cui cxi sarebbero anche tracce. In particolare
    messaggi e regali. Prove per cui sia il Gip che la Procura hanno
    condiviso la misura cautelare in carcere nei confronti del religioso
    IL PROFILO
    Il sacerdote, don Livio Graziano, 50 anni, non è alle dipendenze della
    Diocesi di Avellino ma è incardinato in quella di Aversa . Dopo aver
    trascorso alcuni anni in ritiro spirituale presso il Santuario di
    Montevergine , donLivio aprì ad Avellino un ufficio di consulenza
    nutrizionista esuccessivamente ha fondato la cooperativa sociale
    «Effatà, Apriti» con sedi nei comuni di Parolise e di Prata Principato
    Ultra . Per la sua «intensa attivitàsociale e umanitaria» a don Livio è
    stato assegnato nel 2014 a Benevento il premio «Padre Pio da
    Pietrelcina». E sono tantissime infatti le testimonianze che giungono
    per l’attività dei due centri di ascolto gestiti dal sacerdote. Un vero
    e proprio choc per quanto avvenuto tra quanti apprezzavano il lavoro del
    sacerdote fino a ieri mattina, quando è scattato l’arresto nei suoi
    confronti.
    L’INTERROGATORIO
    Questa mattina il sacerdote dovrà comparire davanti al Gip che ha
    emesso la misura nei suoi confronti. Don Livio è difeso dall’avvocato
    Giampiero De Cicco, che in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si
    terra nel carcere di Bellizzi davanti al gip Spella questa mattina,
    tiene a tutelare l’immagine del suo assistito, soprattutto in questa
    fase. «Don Livio ha fatto tanto per il sociale e il suo lavoro non deve
    essere cancellato e lo dimostreremo nelle sedi opportune». Sarà un
    momento importante per chiarire la propria posizione sulle
    contestazioni.
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