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Ventidue partecipanti ad una gita a San Giovanni Rotondo effettuata il 16 settembre scorso positivi, cinque bambini delle scuole elementari, due insegnanti ed un dipendente comunale. Trentaquattro contagiati al primo aggiornamento dello screening condotto dall’Asl di Avellino soprattutto per i ragazzi delle scuole elementari, dove erano stati registrati ben sette contagi. E a rendere ancora più buie le ultime ore nella cittadina della Valle del Calore e’ anche il decesso di un settantunenne, morto per infarto nel Covid Hospital del Moscati, dove era stato ricoverato qualche giorno fa. Il contagio di Mirabella ora fa paura e lo stesso sindaco Giancarlo – Ruggiero, alla luce dei dati che sono giunti dall’Asl nella tarda serata di mercoledì ammette che la situazione “e’ preoccupante”.


La doccia fredda per i cittadini, almeno trecento persone che il cinque ottobre scorso si sono sottoposte ai tamponi nella postazione drive-in dell’Asl arriva nel cuore della notte, quando lo stesso primo cittadino Ruggiero, come aveva promesso, comunica il risultato dei primi 246 referti dell’Asl sui tamponi processati. All’appello ne mancano circa 80, che saranno ufficializzati entro qualche ora. Un elenco ricevuto e composto da 246 nominativi.


Ed il sindaco ha anche sottolineato la gravità della situazione, per ciò che riguarda invece il dato epidemiologico invece c’è un particolare confortante, quello legato alla natura del focolaio. “La situazione è molto preoccupante ha spiegato Ruggiero- anche se da una prima analisi la stragrande maggioranza dei positivi proviene da un unico focolaio” . Si tratta di quattro bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni che frequentano le classi della scuola di Mirabella Centro e uno che frequenta il plesso di Calore.


A questa lista si aggiungono anche degli alunni della scuola di Bonito, per cui però la comunicazione sarà effettuata dallo stesso primo cittadino del comune vicino. E risalta in questo drammatico caso di contagi anche uno dei particolari emerso dalle indagini sulla filiera dei contatti delle persone contagiate: “Tutte le persone risultate positive, compreso le famiglie dei bambini, sono state già avvertite. Da una sommaria indagine e sentiti i genitori dei bimbi contagiati, almeno 3 su 5 di loro risultano avere avuto contatti diretti con alcune persone che fanno partecipato alla gita del 16 settembre”.


Tragedia nella tragedia, anche l’alba dopo la brutta notte di ieri e’ stata brutta per gli eclanesi, visto che nella serata precedente infatti, si è registrato il secondo decesso di questa nuova ondata di Covid in Irpinia, e riguarda proprio uno dei contagiati di Mirabella Eclano. Nella notte di mercoledì al Covid Hospital dell’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, un 71enne residente a Mirabella Eclano. L’uomo, affetto da Covid-19, era arrivato al Pronto soccorso della Città ospedaliera il 3 ottobre scorso. Ricoverato nell’Unità operativa di Malattie Infettive, il 6 ottobre era stato trasferito al Covid Hospital, dove ieri è deceduto per un improvviso arresto cardiaco.


L’uomo era affetto da patologie pregresse. Ora si aspettano gli altri cento tamponi e intorno alla comunità di Mirabella e’ scattata la solidarietà da parte di tutta la provincia e dei comuni vicini. n provincia la preoccupazione si fa più largo. Anche a Bonito ci sono sette positivi al Covid 19, cinque dei quali fanno parte del mondo scolastico. Giuseppe De Pasquale, il sindaco: «Stringiamoci tutti insieme, non è il momento delle polemiche. Io sono vicino alla mia comunità, ai bambini, alle famiglie. Sono convinto che ce la faremo. Preoccupiamoci, adesso, della salute di tutti osservando soprattutto le regole di isolamento e dell’obbligo di mettere la mascherina». Scuole già chiuse, per rischio contagio, già dallo scorso 4 ottobre fino a sabato.


Anche in questo caso, quello di Bonito, cinque contagi sono relativi alla scuola, quella della prima che erano stati già indicati anche nella nota del primo cittadino di Mirabella (che aveva però rinviato le comunicazioni per i non residenti ai sindaci dei comuni di appartenenza ndr) e altre due persone avevano invece partecipato alla gita religiosa che il 16 settembre scorso era stata organizzata a Mirabella Eclano. Una situazione ad alto rischio, quella che si è materializzata nel comune della Valle del Calore. Anche perchè si attende l’esito di altri 86 tamponi che sono stati eseguiti il cinque ottobre scorso. Un paese in angoscia soprattutto per i bambini, che fortunatamente come il novanta per cento dei contagiati in provincia di Avellino sono asintomatici. Dopo la Valle Caudina il «focolaio» di Mirabella è quello che spaventa di più.

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