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Per Nessuno Tocchi l’Irpinia il piano è “incompleto e carente rispetto sia all’analisi che alle proposte sulle misure da introdurre per migliorare la percentuale di raccolta dei rifiuti, è contemplata anche la parte inerente l’impiantistica e in particolare quella che fa riferimento all’importante filiera dei rifiuti umidi e organici che prevede l’ampliamento del già operativo biodigestore di Teora e la realizzazione di uno nuovo”.

Secondo l’associazione, “la Presidenza e il Direttore generale hanno confermato l’allocazione nel Comune di Chianche pur sapendo che vi è stato il pronunciamento di bocciatura, attraverso la sentenza numero 840/ 2021, emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania”.

E’ una scelta che “per le sue implicazioni territoriali, economiche e ambientali, una scelta sbagliata ma anche per le sempre più probabili ricadute giuridiche e amministrative che ne inficerebbero la stessa realizzazione”.

“Nessuno Tocchi l’Irpinia” si rivolge non solo a sindaci, comuni, imprenditori, operatori agricoli, associazioni e forze sociali dell’intera Irpinia ma alla magistratura amministrativa che non solo ha dato torto, nella forma, alla Regione Campania che aveva ritenuto il progetto non assoggettabile all’autorizzazione di Valutazione Impatto Ambientale, ma ha inficiato la decisione nella sostanza in quanto nelle motivazioni del provvedimento ci sono le ragioni di fatto e di diritto alla base della incompatibilità del sito di Chianche.

Per queste ragioni, al sindaco di Avellino Gianluca Festa , ai consiglieri regionali Maurizio Petracca, Livio Petitto e Vicenzo Ciampi, che hanno preso pubblicamente posizione su tale vicenda, rivolgiamo un ultimo appello alla coerenza e alla responsabilità perché non si realizzi un qualcosa che si annuncia di per sé improponibile e dannoso per lo stesso necessario completamento del ciclo integrato dei rifiuti in Irpinia”.

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