X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

AVELLINO – “Non abbiamo bisogno di medici e infermieri morti da eroi ma di medici e infermieri vivi ed in perfetta salute che possano assicurare la migliore assistenza possibile agli ammalati da Covid-19”. Franco Russo, consigliere comunale Pd, medico di base nel popoloso quartiere di San Tommaso, è preoccupato per l’emergenza sanitaria in Irpinia. “Mancano dispositivi di protezione a cominciare dalle famose mascherine FFP2 e FFP3. Gli addetti ai lavori rappresentano quasi il dieci per cento delle morti per Covid-19”
Oltre alle mascherine?
Occorre, secondo me, sottoporre a tampone medici e parasanitari. Al momento il tampone viene effettuato solo ed esclusivamente alle persone con sintomi, cioè a coloro che hanno problemi come febbre, tosse eccetera
Una sanità depauperata da chi?
Paghiamo lo scotto altissimo dei tagli brutali avvenuti in questi ultimi anni al finanziamento del sistema sanitario. Esempio: in Italia per la rianimazione abbiamo il minor numero di posti letto per abitante nei confronti dell’Europa. In Campania è ancora peggio perché i tagli sono stati ancora più massicci, da noi in Irpinia abbiamo subito ulteriori discriminazioni rispetto alla aree metropolitane e costiere della Campania
Le misure del Governo sono sufficienti?
In Italia il Governo ha fatto abbastanza bene ma in modo troppo morbido ed a step successivi. Secondo me occorreva fermare ‘tutto’ da subito ed occorre fermare tutto da adesso.
De Luca lo ha fatto
Il Governatore De Luca è molto più veloce e dinamico del Governo centrale. Tra le varie ordinanze emesse, ha stoppato l’attività sportiva all’aperto ed ha chiuso i cantieri edili privati. Però, ripeto bisogna fermare tutto
In Irpinia la situazione si fa sempre più preoccupante
Da noi abbiamo il maggior numero di contagiati rispetto agli abitanti per una serie di eventi coincidenti ma anche perché sono stati commessi degli errori. Adesso si stanno facendo grandissimi sforzi ma dobbiamo recuperare, purtroppo in brevissimo tempo, le carenze strutturali, di attrezzature e di personale legate ai tagli. Abbiamo bisogno, in pochissimi giorni, di organizzare molti più posti letto di terapia intensiva, di terapia sub intensiva, di malattie infettive e di pneumologia
Anche di una maggiore organizzazione
Sono d’accordo col presidente dell’Ordine dei medici, Francesco Sellitto quando dice che occorre una sorta di commissario unico che sia deputato a gestire, in coordinamento stretto con regione Campania, ASL e Azienda Ospedaliera Moscati, tutta la problematica Covid-19.
I sindaci che cosa dovrebbero fare?
I sindaci devono essere ascoltati in quanto sono in prima linea a contatto con i cittadini e conoscono le loro necessità. Non sono, però, d’accordo con chi ventila l’ipotesi di un coordinamento tra i primi cittadini perché, secondo me, potrebbe rallentare ulteriormente il tempo delle decisioni che deve essere più che mai velocissimo e, possibilmente assunte da parte di una sola persona.
E le strutture mancano
Non credo sia assolutamente possibile immaginare di utilizzare il vecchio ospedale Moscati di Viale Italia oppure il vecchio ospedale Maffucci di Contrada Pennini. Dobbiamo essere veloci e non credo abbiamo il tempo di sistemare queste strutture. Penso invece sia possibile attrezzare l’ospedale di Solofra come Ospedale Covid-19 per l’intero territorio provinciale. Questo ospedale è comodo da raggiungere, è già attivo ed operante e per questo è più facilmente e più velocemente convertibile per l’assistenza agli ammalati Covid-19. In alternativa, anche la palazzina dell’ALPI dell’ospedale Moscati è utile allo scopo ed è anche questa una strada percorribile.
Che cosa consiglia da medico ai suoi pazienti?
Io chiedo ai cittadini di rispettare le regole: lavarsi molto spesso e bene le mani, mantenere una distanza superiore ad un metro tra le persone ma soprattutto chiedo a tutti di stare a casa. Dobbiamo cercare di interrompere la diffusione del coronavirus: questo obiettivo lo si può raggiungere se le istituzioni prendono i giusti provvedimenti, ma anche e soprattutto, se ogni cittadino fa la propria parte con la massima responsabilità. Da medico posso andare in ambulatorio e fare qualche visita domiciliare, e vedo troppa gente per strada. Non occorre fare uscire il cane due volte al giorno, non si deve andare a fare la spesa, in farmacia o da medico ogni giorno. E’ un comportamento da irresponsabili che non ci possiamo permettere. Non dimentichiamo le immagini scioccanti di Bergamo.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE