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AVELLINO- Con la nomina di Raffaele D’Elia a Direttore generale dell’Azienda consortile, si riapre la partita della messa in moto complessiva dei servizi sociali destinati ai 16 comuni afferenti all’ambito sociale di Avellino.
Oltre quattro milioni in ballo, quelli rientranti dei Piani sociali regionali (PRS) del triennio 2017-2019, ulteriori 900mila euro relativi ai Pon inclusioni, importi ai quali si aggiungono le quote sanitarie dei comuni e il Fondo Statale da qui attingere in virtù del programma annuale che presenta l’ambito sociale. La spesa di quello A04 con Avellino comune capofila, è stata investita solo nel 2016, programmata nel 2017 ma ancora non impegnata, così come nel 2018, perché l’ambito territoriale deve presentare progetti validi ed efficienti per poter recepire le risorse.
Intanto la Regione Campania ha già approvato il Psr del triennio 2019-2021 le qui ingenti cifre sono da dividere secondo la progettazione di tutti i piani di zona dei Comuni appartenenti alla Campania. Ingenti risorse congelate a causa dei ciclici problemi che da anni hanno caratterizzato il Piano di zona di Avellino, teatro di uno scontro politico che di fatto ha paralizzato l’erogazione dei servizi, sino all’intervento di Palazzo Santa Lucia cha ha favorito la nascita dell’Azienda Consortile.
In verità nemmeno la nuova formula di gestione è partita nel migliore dei mondi, se si pensa che per la sola selezione del Direttore generale, ci è voluto oltre un anno, trascorso prima per la redazione del bando di selezione, quindi per l’esame delle domande e la scelta ufficiale di questi giorni.
Ora, nelle more di eventuali ricorsi che potrebbero presentare gli altri candidati esclusi dalla selezione, il dottor D’Elia, già coordinatore dell’ex Ambito sociale, dovrà aspettare la pubblicazione di un altro bando per l’individuazione del Revisore dei conti e del responsabile finanziario. Intanto il Cda dovrà anche individuare gli aspetti procedurali per far diventare la nomina operativa, a partire dal compenso da destinare al Direttore ( non indicato nel bando di gara ndr), quindi la firma del contratto di D’Elia, il passaggio di consegne formale con l’ex ambito sociale.
Un primo incontro ufficiale con l’Assemblea dei sindaci dovrebbe tenersi la prossima settimana, anche perché A questi organismi sarà affidato il compito di indirizzare le politiche del consorzio e gestirne le risorse. Lo statuto prevede diverse forme di impiego: personale assunto alle dirette dipendenze del consorzio o attraverso il reclutamento con altre forme contrattuali, ad esempio l’istituto del comando o del distacco e altri istituti previsti dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro di riferimento, oppure attraverso incarichi appositamente conferiti, nelle forme previste ed ammesse dalla normativa vigente in materia. L’Azienda speciale avrà a autonomia di gestione, un proprio bilancio e una propria organizzazione. In particolare, potrà assumere il personale necessario e non sarà soggetta al Patto di stabilità.
Il lavoro del Direttore chiaramente dovrà andare di pari passo con l’Assemblea dei sindaci. D’Elia avrà l’importante compito di definire le strategie generali e dettare gli indirizzi programmatici del Cda. Stavolta, si spera, senza più ritardi.

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