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AVELLINO – Parte dalla convinzione che il testo non è mai immobile, nè inconciliabile con ogni forma di rinnovamento lo studio di Pellegrino Caruso, docente di latino e greco al Convitto Colletta di Avellino, dedicato a “Orazio Flacco. Problemi testuali nel Libro I dei Carmina”, Abe edizioni. Caruso sottolinea come la tradizione diretta e indiretta del testo oraziano si sia avvalsa tanto delle note dei commentatori antichi quanto dei vari filologi, dall’età umanistica a quella moderna.

Alla difesa dei valori formali ed espressivi si sono affiancate talvolta nuove prospettive nella storia della filologia oraziana. Il merito di Caruso è certamente quello di riproporre con acribia e rigore i commentari al testo oraziano più o meno antichi, da Porfirione a Pseudo-Acrone, dagli Scholia in Horatium codicum Parisinorum al Commentator Cruqianus. Un volume che diventa anche l’occasione per interrogarsi sul valore della filologia che deve fondere iudicium, sagacitas e peritia divinandi, a cavallo tra arte creativa e scienza rivelatrice. Quindi lo studio di Caruso passa in rassegna differenti problematiche testuali di natura ora normo grammaticale, ora metrica, ora linguistica con uno sguardo rivolto a tutte le possibili scelte testuali, dalle più canoniche a quelle più ardite.


Caruso sottolinea come preziosa si sia rivelata nell’analisi dei testi la consultazione tanto delle maggiori edizioni critiche del testo oraziano quanto di articoli e recensioni disponibili mediante gli strumenti informatici della Biblioteca di Ateneo dell’Università di Salerno. Centrale anche la consapevolezza che per comprendere il pensiero di un autore classico non si può prescindere alla conoscenza della lingua, della civiltà e della cultura che lo ha prodotto.

Caruso dimostra come la tradizione oraziana non appare affatto unicamente verticale ma spesso trasversale e orizzontale, con varianti ed errori spesso penetrati nei manoscritti. Fondamentale diventa anche la conoscenza della cultura degli antichi popoli mediterranei, tra cui non mancarono scambi e multiple relazioni. Problemi, quelli legati ai loci oraziani risolti in basa ad analisi ora linguistica, ora tematica, ora stilistica, sia per tradizione codicologica che indiretta. Un volume che vuole essere, come spiega Caruso nella prefazione, anche un omaggio al professore Fausto Giordano, scomparso improvvisamente nel settembre 2019

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