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Per il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, i protagonisti della notte di scontri che c’è stata a Napoli due giorni fa sono tre: “Pezzi della camorra, pezzi di antagonisti e pezzi di neofascisti”. Protagonisti, dice a Che tempo che fa, che “c’entrano poco con il disagio sociale”. “La camorra ha interesse ad avere campo libero così può spacciare”, ha sottolineato.


“Abbiamo visto una straordinaria organizzazione che non c’entra nulla con la paura del lockdown – aggiunge – avevano organizzato tutto già da una settimana. Sapevamo da una settimana che sarebbe scattata la sceneggiata violenta con una parola d’ordine elegante circolata sui social ‘scassam tutto’”.


“E così si sono ritrovati – conclude – abbiamo avuto due arresti di spacciatori, mi auguro sia l’inizio di maggiori controlli del territorio perché ad oggi c’è stata troppa tolleranza”.


Serve “subito, nel giro di una settimana un piano a livello nazionale di aiuti socio economici”. Ribadisce De Luca.
Cita il piano di aiuti di un miliardo e 17 milioni messo a punto in Campania lì dove “ci sono persone che rischiano di andare sotto usura per un prestito di mille euro”.
A Fabio Fazio che gli chiede se saranno previsti altri aiuti, De Luca risponde: “Faremo l’impossibile”. E aggiunge: “Oggi la priorità sarebbe questa: varare come governo italiano un piano di aiuti socio economici alle categorie colpite sul modello di quello campano.


Un investimento – spiega – di 10-20 miliardi di euro perchè questo problema lo avremo per i prossimi sei, dieci mesi e la gente deve avere il pane”.

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