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Napoli – Il consiglio regionale della Campania, presieduto da Gennaro Oliviero, ha approvato a maggioranza, con 30 voti favorevoli, 8 contrari e un astenuto, ed il voto contrario delle opposizioni di centrodestra e Movimento 5 Stelle, la ‘nota di aggiornamento al Documento di economia e Finanza 2022- 2024’ della Regione Campania. Hanno partecipato ai lavori il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e gli assessori della giunta regionale.

“Produttività, occupazione, sostenibilità: sono gli obiettivi strategici della Risoluzione di maggioranza che impegna la Giunta particolarmente su alcuni settori individuati come strategici, tra cui la sanità, l’ambiente e la semplificazione amministrativa” ha sottolineato il Presidente della commissione regionale Bilancio, Francesco Picarone (Pd). “Se il 30% di quanto enunciato nel Documento di economia e finanza venisse realizzato, la Campania diventerebbe come un paese del nord Europa – ha evidenziato il consigliere di FdI Alfonso Piscitelli -, ma così non è e non sarà, se si guarda agli innumerevoli fallimenti registrati dal governo regionale in settori come la sanità e l’ambiente”.

“Il criterio della progressività introdotto nella riforma fiscale regionale è condivisibile ma con l’aumento dell’Irpef si penalizza proprio quella classe media che avrebbe bisogno di maggiore sostegno” ha sottolineato, tra l’altro, il consigliere Salvatore Aversano (M5S), che ha sollecitato “un cambio di passo da parte della giunta regionale, nell’azione di governo, con un maggiore coinvolgimento del consiglio a cominciare dall’impiego delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

I RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI
Nonostante la pandemia e le spese straordinarie che ne sono derivate, nel 2020 la Regione Campania “ha perseguito la linea del rigore gestionale, migliorando complessivamente la propria capacità di entrata e di spesa rispetto agli esercizi precedenti ». Così il presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, Maria Paola Marcia, nel presentare ieri la relazione sul rendiconto 2020 della Regione. I magistrati contabili hanno individuato delle criticità (come il mancato accantonamento di 15,8 milioni nel fondo rischi contenzioso per un giudizio non censito) ma nel complesso «la verifica condotta dalla Sezione ha evidenziato il rispetto dei canoni di attendibilità e veridicità nella costruzione dei saldi a rendiconto e, specificamente, del risultato di amministrazione 2020».

La Regione è riuscita a conseguire un obiettivo di riduzione di disavanzo maggiore (pari a 257 milioni di euro) rispetto a quello programmato (199 milioni) anche «per effetto del riscontrato miglioramento della capacità di accertamento e riscossione dell’entrata rispetto agli esercizi precedenti ».

Anche sul fronte della spesa la Corte rileva «un significativo miglioramento della capacità di impegno e di pagamento rispetto agli esercizi precedenti ». La spesa sanitaria assorbe oltre i due terzi delle risorse, con impegni nel 2020 per 18,6 miliardi pari al 68,56% della spesa complessiva del bilancio regionale.

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