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Nicola Gratteri

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Il procuratore Catanzaro Nicola Gratteri candidato a maggioranza alla guida della Procura di Napoli dalla V commissione del Csm resta il favorito anche per la votazione del plenum

Come previsto in seno alla V commissione del Csm sugli altri quattro candidati è prevalso il nome di Nicola Gratteri, proposto a maggioranza, quale probabile futuro procuratore di Napoli. Indicazione, che ora dovrà essere ratificata dal Plenum del Consiglio Superiore, nella seduta del prossimo 26 luglio.

Ma c’è un però, un dettaglio che rischia di far diventare la nomina di Gratteri non così scontata, come i più prevedevano. Ovviamente, l’attuale procuratore di Catanzaro, rimane il favorito per lo scranno più alto della procura partenopea, il più grande ufficio inquirente d’Italia, con 112 pm in pianta organica.

IL NODO DELLE PROPOSTE ALTERNATIVE

Ma qual è il summenzionato dettaglio, pure al netto di altre indiscrezioni “complottiste” e “correntizie” che metterebbero in dubbio la nomina del magistrato calabrese, fra i più conosciuti d’Italia. La V commissione che ha dato 4 voti su 6 a Gratteri, ha però formulato altre due proposte per il ruolo di procuratore a Napoli. Vale a dire, ha portato alla valutazione del Plenum, altri due candidati, che sono Rosa Volpe, fino a qualche settimana fa, procuratore facente funzioni proprio a Napoli, (dopo il trasferimento del procuratore capo, Giovanni Melillo, nominato alla guida della Direzione Nazionale antimafia) e Jimmy Amato, oggi alla guida della procura di Bologna.

I due magistrati hanno ottenuto un voto a testa. Ciò cosa implica? Quando il prossimo 26 luglio si andrà ai voti del Plenum, Gratteri per essere nominato dovrà prendere la maggioranza più uno dei consiglieri presenti alla votazione (se partecipano tutti e 33 i membri del Csm, il quorum per la nomina è pari a 17 voti). Il fatto che la V commissione in concorrenza a Gratteri abbia proposto una doppia alternativa, spariglia un po’ determinate previsioni.

Perché i magistrati Volpe e Amato sono stati sostenuti in commissione rispettivamente dall’esponente di Area e da quello di Unicost. Le due correnti, quindi, potrebbero ricongiungersi nel corso della votazione al Plenum, facendo confluire i voti, secondo qualche fonte attendibile, su uno solo dei due candidati alternativi a Gratteri, precisamente su Amato, considerato da molti il vero candidato antagonista del Pm antimafia calabrese.

GRATTERI ALLA PROCURA DI NAPOLI, AL PLENUM DEL CSM CONTEREBBE SU 17/18 VOTI

Purtuttavia, altra fonte, altrettanto qualificata, ha riferito al Quotidiano, che a Gratteri, il prossimo 26 luglio, dovrebbero andare almeno 17 o 18 preferenze. Si tratterebbe quindi, di una votazione più in bilico del previsto, ma che dovrebbe risolversi chiaramente in favore dell’attuale procuratore di Catanzaro. Secondo quanto risulta al nostro giornale, due consiglieri ritenuti “in dubbio” alla fine, voteranno per Gratteri ed i conti torneranno, come da previsione.

E poi, viene considerato molto significativo, dei quattro voti ottenuti in V commissione da Gratteri, quello del consigliere Andrea Mirenda, definito “l’unico togato del Csm, oltre le correnti”. Quella per la nomina del nuovo procuratore di Napoli, aldilà dei giochi di Palazzo (Marescialli), sarà una “partita doppia”, una per la procura più grande d’Italia ed una per la credibilità della l’organo di autogoverno dei magistrati.

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