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“Contro il mio assistito ci sono solo prove indiziarie e le dichiarazioni delle bimbe non sono attendibili. Vedremo cosa verrà fuori oggi dall’incidente probatorio”. Lo dice l’avv. Salvatore Di Mezza, legale di Raimondo Caputo e della compagna, madre delle bimbe che verranno sentite al tribunale di Napoli Nord sulla vicenda di Fortuna Loffredo, morta al Parco Verde di Caivano. In Tribunale è arrivato anche Caputo. Al suo arrivo, una donna di un gruppetto proveniente da Parco Verde, ha accusato un malore.

“Per me le bambine che oggi verranno ascoltate nascondono ancora dei segreti”. Lo ha detto Domenica Guardato, 28 anni, mamma di Fortuna Loffredo. “Voglio giustizia per la mia Chicca”, ha aggiunto accusando Raimondo Caputo e la sua compagna, madre delle due bimbe che verranno ascoltate oggi. “Non la perdonerò mai – ha detto – lei ha ancora le sue figlie. La mia, invece me l’hanno uccisa. Avrei preferito un milione di volte averla su una sedia a rotelle. Invece sono costretta a portale fiori sulla sua tomba”.

“Voglio giustizia per tutti i bambini che sono stati abusati e voglio che i colpevoli paghino per quello che hanno fatto”. Lo ha detto Pietro Loffredo, padre di Fortuna, la bimba – secondo l’accusa violentata e uccisa dal vicino di casa, Raimondo Caputo – dinnanzi al Tribunale di Napoli Nord, ad Aversa (Caserta), dove nel pomeriggio è previsto l’incidente probatorio che riguarda due bambine, di 4 e 5 anni, figlie della compagna di Caputo, anche lei ritenuta coinvolta nella vicenda.

“Voglio che quello che è capitato a Fortuna non capiti a nessun altro bambino”, ha detto ancora Pietro Loffredo davanti al palazzo che ospita il tribunale dove si è radunata una ventina di giornalisti, fotografi e operatori video di diverse testate. L’avvocato Angelo Pisani, legale del padre di Fortuna e dei nonni, incontrerà il sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, alla quale chiederà un intervento ad horas del Governo. Sarà anche consegnato all’esponente di governo un dossier sui gravi fatti accaduti e i pericoli che ancora corrono i bambini nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, dove, il 24 giugno del 2014, avvenne la tragedia.

Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato la custodia in carcere di Raimondo Caputo, accusato di aver violentato e ucciso la piccola Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni morta nella caduta dell’ottavo piano dell’edificio del Parco Verde di Caivano (Napoli). Le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni. Il Tribunale ha condiviso l’impianto accusatorio della Procura di Napoli Nord, diretta da Francesco Greco, fondato in particolare su una serie di intercettazioni ambientali in abitazioni dello stesso palazzo. A parlare dei presunti abusi e dell’omicidio sono state due bimbe che hanno poi confermato, con l’assistenza di una psicologa, il racconto agli inquirenti. Domani le stesse bimbe saranno nuovamente ascoltate nell’ambito di un incidente probatorio, la procedura che alla presenza anche dei legali della difesa e delle parti lese serve ad acquisire la prova in vista dell’eventuale dibattimento.
   

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