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NAPOLI – Dopo l’intervento neurochirurgico eseguito giovedì all’Ospedale del Mare di Napoli a un paziente COVID positivo «che ha avuto un seguito polemico da parte di alcune sigle sindacali sul comportamento del primario Pio Zannetti, ritenendolo rischioso per non aver trasferito il paziente subito dopo l’intervento presso il COVID center dell’Ospedale del Mare.

Riteniamo il comportamento di questi sindacati inaccettabile e strumentale, in quanto senza averne conoscenza adeguata hanno criticato le scelte clinico assistenziali di un primario di Anestesia e Rianimazione di lungo corso, che ha anteposto prima di ogni cosa la sicurezza del paziente».

Lo scrive in una nota Giuseppe Galano, presidente dell’AAROI-EMAC (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica) della Campania. Il paziente era affetto da metastasi di tumore cerebrale secondario a linfoma ed era ricoverato nella struttura ospedaliera da oltre 40 giorni, ma non si poteva aspettare oltre. Galano spiega che è stata giusta la scelta di “trattenerlo in Rianimazione – prosegue Galano – per le prime 12 ore, ma nel settore isolamento, dove sono stati trattati in assoluta sicurezza oltre 30 pazienti COVID e non inviandolo al COVID Center, che ha ben altre finalità assistenziali.


Esprimiamo solidarietà e vicinanza ad un valoroso collega, qual è Zannetti, che annovera un curriculum professionale ultratrentennale di grande prestigio, sempre in prima linea anche in questi momenti di difficile pandemia COVID 19.Auspichiamo che il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Verdoliva, che consideriamo persona equilibrata e manager capace non si faccia strumentalizzare da critiche pretestuose, che sicuramente non hanno come obbiettivo principale la Salute dei cittadini».

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