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In Campania resta stabile l’andamento dell’epidemia. Sono 2.158, di cui 227 sintomatici, i nuovi positivi al Covid su 15.739 tamponi. L’incidenza dei casi sui test è al 13,71%, contro il 13,22% del giorno prima. Boom dei guariti nelle ultime 24 ore, ben 2.091. Stabile il numero dei ricoveri in terapia intensiva, 201 su 656 posti disponibili. Le degenze ordinarie covid invece aumentano di oltre un centinaio rispetto a domenica, e risultano 2.331 su 3.160 posti disponibili tra sanità pubblica e privata.

L’unità di crisi segnala anche 39 decessi (avvenuti tra il 14 e il 22 novembre ma registrati solo ieri) che portano il totale delle vittime della pandemia in Campania a 1.309. Le misure restrittive stanno frenando l’andamento esponenziale dei contagi, e buone notizie arrivano anche dallo screening volontario eseguito nella popolazione scolastica (operatori e piccoli alunni) in vista della ripresa di lezioni in presenza per asili e prime elementari.

Su oltre 10mila test rapidi eseguiti fino alle 16 di ieri, i positivi sono stati solo lo 0,33%: dato in base al quale il governatore De Luca dispone il via libera da mercoledì 25 novembre, ferma restando la possibilità dei sindaci di decidere diversamente. Infatti in molti comuni del Napoletano (da Giugliano a Torre del Greco a Torre Annunziata), area dove rispetto alla media regionale il contagio è molto più diffuso, i primi cittadini optano per la prosecuzione della dad anche negli asili e nelle prime elementari.

Dolore suscita la notizia della morte per covid di Antonio Amente, 69enne sindaco di Melito (Napoli), così come crea allarme l’sos di Federfarma Napoli. Nelle farmacie comincia a man – care anche l’ossigeno liquido, utilizzato in sostituzione di quello gassoso per sopperire alla carenza di bombole. “Ho appena fatto il solito giro di telefonate con le ditte distributrici di ossigeno liquido e, purtroppo, la situazione è, al momento, grave”.

Lo dichiara Riccardo Maria Iorio, presidente di Federfarma Napoli. “Nel territorio della Asl Napoli 1 – spiega Iorio – la ditta fornitrice di ossigeno liquido ha ancora, ad oggi, molti pazienti in lista d’attesa, mentre iniziano delle criticità anche in provincia dove, fino a venerdì scorso la situazione era migliore. I tempi delle liste d’attesa si sono allungati anche in provincia e in particolare nell’Asl Napoli 2, che fino a qualche giorno fa non lamentava particolari criticità.

Purtroppo, non conoscendo i tempi di consumo dell’ossigeno per i pazienti Covid, non è possibile fare previsioni di quando e quante bombole sarà possibile recuperare per le richieste arretrate a cui andranno ad aggiungersi quelle correnti”. Iorio prosegue sottolineando che “a complicare l’emergenza” intervengono “i provvedimenti di altre Regioni come la Puglia che, al pari della Campania, ha autorizzato i medici a prescrivere ossigeno liquido anche per i pazienti Covid.

Ciò comporta che le ditte distributrici non potranno recuperare ulteriori contenitori da altre regioni, visto che via via tutte le Regioni stanno adottando gli stessi provvedimenti già presi qui in Campania. Di fatto, ogni azienda sta consegnando ossigeno solo nel territorio di appartenenza”.

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