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 “Whirlpool rappresenta l’emblema delle crisi industriali. Serve chiarezza sulla continuità produttiva nello stabilimento di Napoli”. Lo affermano Giuseppe Terracciano e Biagio Trapani rispettivamente Segretari Generali della Fim Cisl Campania e Napoli. “E le dichiarazioni del manager Magnoni su Repubblica sono sconcertanti è completamente opposte a quanto dichiarato al Mise. E’ora di uscire dalle ambiguità”, aggiungono i due dirigenti sindacali secondo cui “è necessario che l’azienda mantenga le produzioni delle lavatrici su Napoli”.
“Siamo preoccupati della crisi di Governo – aggiungono – già eravamo in una situazione complicata dove quasi nulla è stato fatto per rilanciare l’industria ed oggi si aggrava la condizione socioeconomica dei lavoratori, di Napoli e di Carinaro e dell’intera Campania, non si può subire questo scempio industriale. Abbiamo bisogno al contrario di rilancio ed investimenti industriali che fino ad oggi sono mancati”. Dopo l’incontro tecnico presso il Mise per Whirpool, l’azienda ha illustrato una analisi di sostenibilità delle proposte annunciate il 24 luglio, alla luce anche degli incentivi di circa 17 milioni di euro che il governo ha messo a disposizione, spiegano i sindacalisti Cisl che però osservano che “allo stato siamo ancora in presenza di due percorsi, da un lato il mantenimento delle lavatrici nello stabilimento di Napoli e dall’altro la riconversione industriale. Gli elementi portati al tavolo hanno bisogno di ulteriori approfondimenti ben sapendo che per quel che ci riguarda il tavolo deve una volta per tutte chiarire una contraddizione di fondo: bisogna chiarire se nelle intenzioni della multinazionale vi è chiarezza di continuità produttiva e quali elementi ulteriori possono essere utili per mantenere questo impegno, poichè ad oggi quanto illustrato non renderebbe sostenibile nel breve la presenza dello stabilimento stesso”.

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