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Ennesimo balzo record dei contagi in Campania. Sono 2.761 i nuovi positivi al Covid, di cui solo 112 sintomatici, su 14.781 tamponi. Ben 238 nuovi casi sono stati rilevati nel solo comune di Arzano (Napoli), dichiarato zona rossa, dove la Regione ha svolto uno screening di massa. Gli ultimi dati dell’Unità di crisi, aggiornati alla mezzanotte di lunedì, evidenziano anche un numero record di guariti, 575, e ben 20 decessi, avvenuti però tra il 16 e il 26 ottobre. 140 le terapie intensive occupate e 1.210 le degenze ordinari covid, numero che sta imponendo la rapidissima attivazione di altri posti letto riconvertendo interi reparti.


Il totale dei positivi dall’inizio dell’emergenza in Campania sale a 43.355, mentre i tamponi complessivamente esaminati sono 886.553. Il dato dei deceduti in Campania dall’inizio dell’emergenza sale così a 607. Sono 575 i guariti del giorno, con il totale dei guariti che sale a 9.907. È la provincia di Napoli quella che registra il maggior numero di nuovi casi di coronavirus con un aumento di 2.210 contagi. Seguono Milano (+1.940), Torino (+1.490), Monza e Brianza (+1.362), Roma (+1.359). Lo rende noto il ministero della Salute nel bollettino odierno sull’emergenza Covid in Italia. Mancano infermieri in tutta Italia per fronteggiare l’emergenza Covid-19, con situazioni drammatiche in Campania, dove mancano all’appello ben ben 10-12mila professionisti, seguita da Lombardia e Piemonte.


La denuncia arriva dal presidente nazionale del sindacato degli infermieri ‘Nursing Up’, Antonio De Palma, che aggiunge: “A far scattare l’allarme, ben oltre la soglia di emergenza sono inoltre gli scenari interni, la disorganizzazione, il precariato, i nuovi turni massacranti, gli spostamenti ‘tappabuchì di colleghi da un reparto e da un ospedale all’altro, senza logica, penalizzando reparti no-Covid a irrimediabile rischio chiusura”. De Palma presenta i dati del nuovo ‘report’, questa volta incentrato sui preoccupanti numeri della mancanza di infermieri nelle aree Covid della sanità pubblica. ‘Allarme rossò dunque in Campania “dove la carenza di infermieri oscilla tra le 10 e le 12mila unità.


Numeri incredibili – commenta De Palma – che però non sorprendono pensando ai tagli messi in atto negli ultimi anni. Nella Regione – riferisce il presidente di Nursing Up – a fronte di circa 600 posti di terapia intensiva, il 70% è già occupato da pazienti. Che fine faranno i nuovi contagiati se si dovesse superare la fatidica soglia?. Qui non accade come in Lombardia, non si spostano gli infermieri come al ‘Monopolì, ma si accorpano i reparti”, denuncia. E porta ad esempio “Solofra, in provincia di Avellino, dove per far spazio a 37 pazienti Covid del Moscati della città capoluogo, sono stati chiusi ben cinque reparti fondamentali per la salute di un indotto di 100mila pazienti, alienando quasi totalmente il servizio sanitario di un ospedale come il Landolfi, dove restano aperti solo analisi di laboratorio e radiologia, e facendo inviperire i sindaci e i cittadini. Intanto gli infermieri contagiati sono già 25”, riferisce.

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