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La Roma apollinea incontra la Napoli dionisiaca: “Genesi e divenire del Barocco” in mostra alla Fondazione Banco Napoli.
NAPOLI – La grande bellezza barocca prende vita alla Fondazione Banco Napoli con l’inaugurazione della mostra “Genesi e divenire del Barocco tra Roma e Napoli”. L’esposizione, che resterà aperta fino al 10 giugno, esplora l’interconnessione artistica tra due delle capitali più influenti della cultura europea nell’età barocca: Roma e Napoli. Capolavori senza tempo e un intenso scambio culturale tra le due città sono il cuore di questa rassegna, che racconta la competizione e la cooperazione tra queste due metropoli artistiche.
Fondazione Banco Napoli, inaugurazione della mostra “Genesi e divenire del Barocco”
Francesco Petrucci, curatore della mostra insieme a don Gianni Citro, ha sottolineato l’importanza di questa esposizione che unisce due straordinarie collezioni: quella di Palazzo Chigi in Ariccia, che custodisce i tesori del barocco romano, e la collezione Koelliker, una delle più prestigiose raccolte private d’arte italiana. La mostra propone una visione unica dell’incontro tra le scuole pittoriche romana e napoletana, all’apice della loro creatività e della loro espressione artistica.
Roma, con il suo ordine apollineo, e Napoli, con il suo impeto dionisiaco, sono rappresentate da tre opere simboliche. “Pindaro e Pan” di Salvator Rosa rappresenta il caos, la forza primigenia e il tumulto che caratterizzano Napoli. Petrucci ha sottolineato che quest’opera è considerata dal maestro stesso il suo capolavoro. A questa visione dionisiaca si contrappone l’equilibrio di “Apollo e Marsia” di Antonio De Bellis, che incarna la compostezza di Roma, simbolo dell’ordine cosmico e della razionalità.
La migrazione di artisti e stili tra le due città
La mostra non si limita a esporre opere, ma racconta anche la migrazione di idee, stili e artisti tra Roma e Napoli. Caravaggio e Ribera, formatisi nella Roma papale, trovano piena espressione nella Napoli vicereale. Al contempo, Bernini, nato a Napoli, diventa il protagonista indiscusso del Barocco romano. Come sottolineato da don Gianni Citro, Roma e Napoli sono due giacimenti di cultura artistica, non ancora del tutto esplorati, che si influenzano reciprocamente da secoli.
Un’opportunità culturale unica
In occasione della mostra, è stata inaugurata una nuova ala della Fondazione Banco Napoli, restaurata appositamente per ospitare l’esposizione. Le venti opere in mostra – dieci provenienti da Palazzo Chigi in Ariccia e dieci dalla collezione Koelliker – offrono una lettura affascinante delle due tradizioni artistiche, che pur nascendo in contesti differenti, si sono influenzate profondamente.
Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione Banco di Napoli, ha evidenziato il valore divulgativo della mostra. Un’occasione unica per studiosi, studenti, appassionati e curiosi di scoprire opere di straordinario valore artistico, molte delle quali poco conosciute al grande pubblico.
“Genesi e divenire del Barocco” è più di una semplice esposizione: è una narrazione visiva che celebra il contrasto e l’incontro tra l’equilibrio e la passione, tra la misura di Roma e l’impeto di Napoli. Un viaggio nell’anima del Barocco. Qui, l’arte si fa teatro di un dialogo eterno tra luce e ombra, tra rigore e slancio, tra l’apollineo e il dionisiaco.
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