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NAPOLI  –  ATALANTA 4  –  1

NAPOLI: Ospina 7, Di Lorenzo 7, Manolas 6,5 , Koulibaly 7,5 , Hysaj 6,5 , Ruiz 7 (83′ Demme 6), Bakayoko 7 (75′ Malcuit 6), Politano 8 (60′ Ghoulam 6), Mertens 7 (75′ Lobotka 6,5), Lozano 7,5 , Osimhen 7 (82′ Petagna 6,5).In panchina: Meret, Contini, Rui, Llorente, Maksimovic, Rrhamani, Lobotka.All. Gennaro GATTUSO 7

ATALANTA: Sportiello 6,5, Toloi 5, Romero 4, Palomino 5 (46′ Djimsiti 6), De Paoli 5, De Roon 6, Pasalic 5, Gosens 5 (81′ Muriel 5), Ilicic 4 (63′ Malinovsky 6), Gomez 6,5 (55′ Lammers 6,5) , Zapata 5 (46′ Mojica 6).In panchina: Radunovic, Rossi, Sutalo, Freuler, Hateboer, Miranchuk, All. : Gian Piero GASPERINI 5

Arbitro: DI BELLO di Brindisi 5 – Guardalinee: Passeri e Tegoni – Quarto uomo: Pasqua VAR: Nasca – Avar: PretiMarcatori: 23′ Lozano (N), 27′ Lozano (N), 30′ Politano (N), 43′ Osimhen (N), 69′ Lammers (A)

Note: terreno in discrete condizioni nonostante la pioggia caduta fino a pochi minuti prima dell’inizio della gara. Successivamente fa capolino il sole. Ammoniti: Toloi (A), Gosens (A), Lozano (N), Djimsiti (A) tutti per gioco falloso. Calci d’angolo 6 a 2 per il Napoli. Recuperi: 1′ e 4′.

NAPOLI. La linea nera è l’asse portante del Napoli, che risulta vincente, ma, soprattutto, coperto da aggettivi quali spaziale, mostruoso, spettacolare, per dare un senso logico e naturale a ciò che si è mostrato agli occhi di tifosi e semplici amanti del calcio: Koulibaly, senegalese, Bakayoko, parigino di natali ma di origini ivoriane, Osimhen, nigeriano, sono gli uomini di colore del team azzurro, e rappresentano la cerniera che il Gattuso aveva in mente e che è riuscito a formalizzare grazie ai sacrifici di De Laurentiis ed all’abilità di Giuntoli. E’ riuscito il tecnico calabrese a convincere il Presidente a non cedere il difensore che non poteva e non doveva essere quello visto nello scorso campionato, ad acquistare sin da subito il giovanissimo attaccante ex Lille, con un esborso storico per le casse del club partenopeo, e, in chiusura di mercato, a convincere il “polpo”, come lo definivano i milanisti, per via delle sue leve e della capacità di avvinghiare l’avversario per soffiargli il pallone, a ritornare in italia, dopo aver giocato l’ultima gara ufficiale a marzo scorso, nelle fila del Chelsea.

L’avversario è di quelli storici, negli ultimi campionati, e non era ancora scomparso dalla mente quel pareggio dello scorso torneo, arbitro Giacomelli, capace di irretire persino il glaciale Ancelotti, espulso per la prima volta quale allenatore: la paura poteva prendere gli uomini di Gattuso, alla luce della polemica interminabile sulla partita non disputata allo Stadium, e per essere lontani da una partita ufficiale da ben tre settimane, ed invece, sin dalle prime battute la tattica del napoli metteva in difficoltà gli orobici, incapaci, non solo, di superare la metà campo, ma di non riuscire a colpire sulle fasce dove i terzini, in forma smagliante, Hjsaj e Di Lorenzo, si avvalevano del contributo dei quarti di centrocampo che p0ressavano senza sosta e con determinazione i possessori di palla degli uomini di Gasperini.

Gomez nonostante risultasse tra i migliori dei suoi non era incisivo come sempre, per via dei raddoppi e della marcatura asfissiante di Bakayoko, sempre vigile all’altezza della linea centrale, e nello stesso tempo rendendo più agile il movimento di Ruiz che giganteggiava  con i suoi continui “stop and go” con sventagliate che aprivano alle incursioni sulle fasce, dove lozano e Mertens facevano impazzire i difensori atalantini, tra l’altro, incapaci di mettere un freno ad Osimhen, fisicamente, tecnicamente e tatticamente, un vero portento della natura. Quattro reti in soli quarantacinque minuti non trovano rispondenza nelle uscite degli ultimi anni della compagine bergamasca, ma a Napoli la lezione imposta dagli azzurri fa breccia nei complimenti sperticati tessuti sull’Atalanta, che , se come da molti, accreditata per la vittoria finale, ha trovato una degna comprimaria per la conquista del tricolore. E Gattuso, a fine gara, si “scalda” nel parlare, dopo tanto silenzio, della partita “fantasma” di quindici giorni addietro: ” Sono ancora arrabbiato per la gara non disputata: avremmo giocato, e lo volevamo fortemente, con lo stesso undici, fatta eccezione per Bakayoko che sarebbe stato sostituito da Demme, e ci tenevo perché la Juve è una compagine in itinere, stante il nuovo trainer, e avremmo potuto anche uscire sconfitti per tre a zero, ma sul campo….” Per Gasperini, invece, nessuna scusante per la debacle: ” Non è stata una questione di stanchezza, ma abbiamo perso sia atleticamente che tecnicamente che tatticamente, onore alla maiuscola prestazione del Napoli, e per noi, un campanello d’allarme anche in vista della gara di Champion’s, quando incontreremo una squadra non forte come il napoli, ma veloce e sbarazzina.” 

LA CRONACA.  2′: è Gomez a farsi vivo: destro molto defilato dalla sinistra dell’area, Ospina blocca in due tempi. 5′ Lozano risponde: primo squillo del match. Il messicano calcia col destro da posizione centrale, vicino al limite. Palla larga non di molto alla destra di Sportiello. 8′ Contrasto Romero-Mertens sulla fascia sinistra offensiva del Napoli. Belga a terra, per lui problema alla spalla, ma l’intervento dei sanitari rimette in sesto l’attaccante 12′ Slalom di Hysaj che si accentra provando a calciare col destro in area. Salva tutto De Roon rimpallando il tiro. 14′ Osimhen firma il quarto tiro del Napoli. L’ex Lille calcia col destro in diagonale dalla destra dell’area. Tiro smorzato e bloccato da Sportiello. 16′ Ci prova anche Zapata con un tiro da fuori, anche in questo caso nessun pericolo. 20′ Buona chance per Mertens in area su suggerimento (deviato) di Politano dalla destra. Il belga non riesce però a calciare pulito verso la porta. Palla deviata. 23′ Dopo venti ottimi minuti il Napoli trova il gol. Di Lorenzo mette in mezzo il cross basso dalla destra: Osimhen manca la deviazione vincente sotto porta, causa una smanacciata di Sportiello, ma alle sue spalle c’è il messicano che mette in rete. 1-0 25′ Lozano vicino al bis! Cross a rientrare di Politano dalla destra col mancino: il messicano trova il pallone di testa sul secondo palo ma manda fuori di poco! 27′ -ancora Lozano, grazie ad un brutto errore di due centrali dell’Atalanta che si ostacolano a vicenda lanciando Lozano verso la porta. Gran destro a giro di interno dal centro sinistra, sui 20 metri, diretto sul secondo palo. Sportiello è ancora battuto. 30′ Politano, un gran  gol che scatena i circa mille tifosi assiepati in tribuna a strabuzzare gli occhi per un Napoli scatenato! Politano calcia col mancino dal limite, leggermente decentrato sulla destra. Palla che si infila alta sul primo palo. 3-0! Tre gol in sette minuti. 33′ Osimhen! Destro dal centro destra dell’area sul primo palo, para Sportiello. Il Napoli non frena la pressione. 38′ Politano ancora al tiro dal limite col mancino! Questa volta non calcia abbastanza bene, ma ennesima potenziale chance per un Napoli che arriva facilmente alla conclusione. 14 a 4 la conta dei tiri fin qui. 41′ Torna a farsi vedere l’Atalanta. Toloi calcia col destro dal centro destra, sul limite dell’area. Ospina para facilmente. 43′ OSIMHEN! Poker e prima gioia in A per lui:ancora un errore dei difensori dell’Atalanta nel tempo dello stacco su rinvio del Napoli. Questa volta chi ci guadagna è Osimhen che calcia dai 20-25 metri: Sportiello è in netto ritardo, la palla si infila nell’angolo basso alla sua destra. Quattro gol, sedici tiri di cui nove nello specchio. Fin qui è 4-0 grazie alla doppietta di Lozano e ai gol di Politano (bellissimo) e Osimhen (con complicità di Sportiello). Atalanta irriconoscibile: tanti errori difensivi (due clamorosi stacchi fuori tempo a regalare l’azione del gol a Lozano bis e Osimhen) e tanta difficoltà nel creare gioco. L’unico pericolo con un tiro di Gomez dal limite sullo 0-0 (fuori di poco).

Nell’intervallo Gasperini cerca di rendere meno umiliante la disfatta, ormai tracciata: 46′ – Atalanta in campo col 4-4-2: Toloi e Mojica terzini, centrali Romero e Djimsiti. Esterni Depaoli e Gosens, con De Roon e Pasalic in mezzo. Davanti restano Ilicic e Gomez . 51′ De Roon! Destro dal limite, defilato sulla destra e in diagonale. La palla esce di poco, con Gomez vicino alla deviazione sotto porta. Chance Atalanta. 64′ Mertens! La prima vera chance della ripresa è per il Napoli. Gran tiro del belga dal centro destra dell’area sugli sviluppi di un corner. Super Sportiello salva in tuffo. Unico sussulto per gli ospiti, al 69′, con Lammers: grande giocata di Romero che vince due rimpalli e trasforma l’azione da difensiva in offensiva, lanciando poi l’olandese solo contro Ospina sul centro sinistra. Portiere del Napoli battuto col mancino. Fino al termine tanta accademia, ma nessuno dei partenopei molla la presa ed anche petagna, dalle caratteristiche decisamente diverse rispetto ad Osimhen, anche se per pochi minuti, dimostra che è un altro uomo su cui contare. Ed ora le speranze sono per il ricorso della Società, che significherebbe l’imbattibilità dopo tre turni, quelli regolarmente giocati dal Napoli, e senza, anche questo lo si spera, senza punto di penalizzazione….

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