X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

MONTEBELLUNA (TREVISO) – Il Comune di Montebelluna ha sottoscritto una convenzione con l’associazione sportiva dilettantistica Montebelluna Rugby Junior.

La convenzione prevede che i minori resisi colpevoli di disturbo all’autista dello scuolabus o agli altri passeggeri, debbano svolgere un mese di allenamento con la società rugbistica.

L’obiettivo è quello di azzerare gli episodi di bullismo sull’autobus o di disturbo nei confronti del conducente.

Il regolamento prevede che chi arreca disturbo agli altri bambini o al personale di servizio, dopo una prima ammonizione verbale da parte dell’autista viene formalmente richiamato con una comunicazione scritta, ma nel caso di recidiva lo studente sarà sospeso dal servizio fino a due settimane. Cosa, questa, che può comportare disagi anche alle famiglie.

«Siamo riusciti a mettere a punto iniziativa originale dal grande valore educativo perché permette ai bambini e ai ragazzi meno rispettosi di rimediare al proprio comportamento scorretto, praticando uno sport» ha detto il sindaco Elzo Severin.

«Purtroppo, spesso la sospensione al servizio di trasporto scolastico può comportare in alcuni casi la difficoltà di raggiungere la scuola – ha aggiunto l’assessore all’Istruzione Claudio Borgia – data l’impossibilità dei genitori di accompagnare l’alunno con mezzi propri negli orari previsti. Perciò non è raro che il provvedimento si traduca nel disertare la frequenza scolastica da parte degli alunni colpiti. A questo di aggiunge anche l’importante aspetto valoriale dell’iniziativa per cui abbiamo voluto lavorare in sinergia con il rugby per trovare un’alternativa seria alla sospensione del trasporto scolastico che spesso era addirittura controproducente».

I bulli, insomma, sono avvertiti.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE