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Il luogo della tragedia

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CI SONO tre bambini – di 4, 8 e 10 anni – fra i cinque corpi senza vita ritrovati in una casa a sud di Berlino, nella città di Senzig, a Koenigs Wusterhausen. Secondo gli inquirenti, scrive la Dpa, sui cinque cadaveri sono state trovate ferite da taglio e da proiettili. La polizia indaga per pluriomicidio.

Un vicino ha visto dei corpi senza vita in quella casa e ha allertato la polizia intorno a mezzogiorno. Una famiglia, come scrivono alcuni media del posto, che pare fosse in quarantena. L’indiscrezione non ha però avuto conferma dagli inquirenti, che in Germania proteggono le investigazioni rispettando il più assoluto riserbo. Quello che si sa è che è stata aperta un’inchiesta per omicidio plurimo. Non sono noti per il momento altri dettagli che aiutino a capire la dinamica dell’orrore.

Ciò che è davvero accaduto resta un giallo aperto. “Sui cadaveri sono state rilevate ferite da taglio e da colpi di arma da fuoco”, si è limitato a far sapere il procuratore Gernot Bantelon, che ha parlato con la Bild. “È stata attivata la commissione omicidi, perché si indaga sull’ipotesi di un delitto”. Gli inquirenti hanno trascorso molte ore sul posto a mettere insieme reperti che possano spiegare nelle prossime ore o nei prossimi giorni qualcosa in più. Non è ancora affatto chiaro, ad esempio, se fra le vittime ci sia anche l’artefice del massacro o se il killer sia qualcuno arrivato da fuori. Oppure se siano state trovate le armi che hanno provocato le ferite mortali.

Oltre ai rilievi nella casa, gli investigatori hanno ascoltato tutti i vicini della Birkenalle, la “strada delle betulle”. Un posto tranquillo, il classico luogo idilliaco degli angoli più belli del paesaggio brandeburghese, fra laghi, campi e radure, in un distretto, quello di Dehme Spreewald, che conta 40 mila abitanti.

La tragedia ha ovviamente sconvolto la piccola comunità locale, che si è chiusa nel silenzio. Anche se molte persone si sono raccolte attorno all’edificio, oltre alla stampa e agli inquirenti. Una donna, che in serata ha portato una candela davanti alla casa, ai giornalisti che hanno chiesto se conoscesse le vittime si è limitata a dire: “Questo è un paese, ci conosciamo tutti”.


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