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L’INCUBO Covid sbarca in Italia. Ieri il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato la messa in quarantena di un cittadino campano risultato positivo al coronavirus dopo essere rientrato da Mozambico, uno dei Paesi dell’Africa australe interessati dal nuovo ceppo considerato «pericoloso» dall’Oms. Subito è partito il sequenziamento del genoma, effettuato al Sacco di Milano, che ha confermato la riconducibilità a Omicron.

«Nell’ambito delle attività di sequenziamento genomico Sars-Cov-2 della rete coordinata dall’Iss – ha spiegato l’Istituto superiore di sanità in una nota – è stata identificata una sequenza nella piattaforma Icogen riconducibile a quella nota ora come variant of concern (Voc) e definita dall’Oms come Omicron».

Il campione è comunque in attesa di un’ulteriore conferma.

La scoperta è arrivata nel giorno in cui due casi sono stati individuati nel Regno Unito e altrettanti in Germania. La variante, insomma, è già in Europa anche se non si conoscono le reali dimensioni della sua diffusione. Né quali siano caratteristiche e resistenza ai vaccini. Gran parte degli esperti concordano sul fatto che le numerose mutazioni della proteina Spike che Omicron presenta le consentano una maggiore contagiosità, mentre i sieri dovrebbero conservare la loro efficacia, magari a percentuali più basse. Il condizionale, ovviamente, è d’obbligo trattandosi di un ceppo appena scoperto.

In una circolare inviata alle regioni a firma Gianni Rezza, il ministero della Salute esorta “a rafforzare e monitorare le attività di tracciamento e sequenziamento in caso di viaggiatori provenienti da Paesi o in caso di focolai caratterizzati da rapido ed anomalo incremento di casi e applicare tempestivamente e scrupolosamente le misure già previste per la quarantena e l’isolamento già previste per la variante Delta”. E questo perché “si teme che l’elevato numero di mutazioni della proteina Spike possa portare a un cambiamento significativo delle proprietà antigeniche del virus”.

L’Unione europea, da parte sua, sta lavorando – ha spiegato Ursula von der Leyen – «su ogni pista da seguire con tutti i commissari per velocizzare vaccinazioni e terza dose, aumentare test e tracciamento per le persone che provengono dalle regioni più a rischio, approfondire il sequenziamento delle variante e analizzare le acque di scarico per localizzare”. Il governo ha, intanto, anticipato le nuove misure anti contagio – comprese le minori restrizioni per vaccinati e guariti – in Friuli Venezia Giulia a partire da domani, quando la regione del nordest tornerà in giallo.

Bollettino: ieri 12.877 casi e 90 morti, mai così tante vittime dal 1° giugno. Il tasso di positività scende dal 2,4% al 2,1%. Le terapie intensive salgono a 624 (più 18), i ricoveri ordinari a 4.826 (più 78).


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