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L’uscita traumatica di Mario Draghi rimette l’Italia nel mirino della speculazione. Come nel 2011. Secondo il Financial Times, gli hedge fund hanno piazzato la più grande scommessa contro i Btp dalla crisi finanziaria globale. La mossa è legata alle crescenti preoccupazioni per le turbolenze politiche a Roma e la dipendenza dalle importazioni di gas dalla Russia.

Due emergenze cui il governo dimissionario aveva cercato rimedio.
Il valore totale delle obbligazioni italiane prese in prestito dai grandi fondi speculativi per scommettere su un calo dei prezzi ha raggiunto il livello più alto da gennaio 2008. Si tratta di oltre 39 miliardi, secondo i dati di S&P Global Market Intelligence.

L’ALLARME SPECULAZIONE CONTRO L’ITALIA

La scommessa contro l’Italia arriva mentre il paese deve far fronte a crescenti venti contrari.

C’è l’aumento dei prezzi del gas provocato dai tagli alle forniture della Russia e un clima politico teso con le elezioni che incombono a settembre. “Italia è il paese più esposto in termini di ciò che accade ai prezzi del gas e la politica è impegnativa”, afferma Mark Dowding, CIO di BlueBay Asset Management, che gestisce circa 106 miliardi di dollari di investimenti. Sta già vendendo allo scoperto Btp utilizzando i futures.

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Il mese scorso il Fondo monetario ha avvertito che un embargo russo sul gas avrebbe portato a una contrazione economica di oltre il 5% in Italia e in altri tre Paesi, a meno che altre nazioni non condividano le proprie forniture.

ITALIA COME PAESE TRA I PIù VULNERABILI

Il nostro Paese è inoltre considerato dagli investitori tra i Paesi più vulnerabili alla decisione della Bce. Il direttivo dell’istituto nella riunione del 20 e 21 luglio ha deciso di allentare i suoi programmi di stimolo alzando i tassi di interesse e bloccando gli acquisti di obbligazioni che hanno sostenuto l’immenso peso del debito italiano.
Un periodo di relativa calma politica, inaugurato dalla nomina di Mario Draghi nel febbraio 2021, è andato in frantumi nel luglio di quest’anno quando l’ex capo della BCE si è dimesso e il suo governo di unità nazionale è andato in pezzi, spiega il Financial Times.

Le elezioni si svolgeranno il 25 settembre, con Giorgia Meloni considerata la favorita per diventare il prossimo presidente del consiglio. Una prospettiva per nulla gradita al mondo della finanza internazionale.

La leader di Fratelli d’Italia sta cercando in tutti i modi di essere rassicurante. I risultati sono modesti. Al Meeting di Rimini Draghi ha invitato i partiti a mantenere gli impegni di riforma finanziaria dell’Italia.

Il suo è stato un discorso molto articolato che, per molti versi potrebbe sembrare il programma del prossimo esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce.

SPECULAZIONE CONTRO L’ITALIA, I TIMORI SUL POSSIBILE GOVERNO MELONI

I partiti euroscettici di centrodestra, scrive allarmato il Financial Times, potrebbero assicurarsi fino alla metà dei voti il 25 settembre Nei programmi c’è la revisione del Pnrr da 200 miliardi di euro finanziato dall’UE e le altre riforme come una nuova concorrenza legge ad essa collegata.

I Btp sono sotto pressione da diverse settimane. È la risposta degli investitori alla crescente incertezza politica. Il rendimento è salito al 3,7%, spingendo lo “spread” – barometro del rischio – a 230 punti.

Un grande investitore in hedge fund ha affermato che “l’Italia sembra essere il paese più vulnerabile” al peggioramento delle condizioni economiche, aggiungendo che tali scommesse sono “diffuse”, con molti gestori che giocano sullo spread.

In passato scommettere contro il debito italiano, avverte il Financial Times è stata una mossa altamente redditizia per gli hedge fund a causa dell’incertezza politica di lunga data e dei timori sui 2,3 miliardi di euro di titoli di stato in circolazione nel paese.

Nel 2018, mentre i mercati si preoccupavano se un governo di coalizione avrebbe aumentato i livelli di debito e allentato i legami con l’UE, gli hedge fund hanno aumentato le loro scommesse al livello più alto dalla crisi finanziaria, con il co-fondatore di Brevan Howard, Alan Howard tra coloro che hanno tratto profitto.
Tuttavia, le scommesse degli hedge fund, sia in termini assoluti che in proporzione all’emissione totale di obbligazioni, hanno ora superato i livelli del 2018, che è un chiaro segnale di dove gli investitori ritengono che i rendimenti potrebbero andare da qui in avanti.


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