X
<
>

Carlo Calenda

Condividi:
1 minuto per la lettura

Wu Ming, ovvero l’entità fichissima che qualifica il collettivo di letteratura in assoluto più esclusivo, dice che Carlo Calenda è un “nemico”.

Sono, questi di Wu Ming, i letterati del marxismo-leninismo titolati a scagliare gli anatemi. E su Calenda – pur sempre tra i leader del Pd – così twittano: “Non facciamo teatrini coi nemici, non ci sediamo a tavola coi nemici, non prendiamo tarallucci e vino coi nemici…”.

Luigi Castaldi, attento osservatore di lapsus, lo spiega bene il non detto, anzi, il sollievo: “meno male che so’ finiti gli Anni di Piombo”.

Meno male davvero, “equivale a una sentenza della direzione strategica delle BR, a quei tempi l’avresti letta su un volantino, oggi su Twitter”. Meno male.

E però, caro Castaldi, un’intransigenza così inorgoglisce le istituzioni. Perfettamente coerente, Wu Ming, al codice etico prossimamente in uso al Salone del Libro di Torino (LEGGI LA CARD SUL CASO DEL SALONE DI TORINO).



La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE