X
<
>

Lisa Migliorini con il suo libro (foto Instagram)

Condividi:
5 minuti per la lettura

Corre dai 70 ai 90 km a settimana, sta dietro a un profilo Instagram da 634.000 followers, porta avanti uno studio di fisioterapia ed è a un passo dalla seconda laurea. A 27 anni, Lisa Migliorini ha bruciato le tappe. Conosciuta dal pubblico dei social come The Fashion Jogger, la ragazza è la runner più famosa della rete.

Sui social unisce lo sport alla moda condividendo lezioni di fitness, allenamenti e gare di atletica, informando sulla prevenzione dagli infortuni e sull’alimentazione, il tutto con un tocco fashion. Quel che è certo è che lei è una che non si ferma mai e i followers la amano per l’entusiasmo, la gioia che esprime nella sua vita di corsa.

Anche durante la pandemia Lisa ha dettato il passo a quanti, rinchiusi in casa, cercavano una via d’uscita: la sua corsa è trascinante e molti hanno iniziato a correre prendendo spunto da lei. Una bella soddisfazione.

Originaria di Novara, Lisa ha raggiunto un altro traguardo: è in libreria e online il suo primo libro, The Fashion Jogger, il bello della corsa, edizioni Mondadori, dedicato a chi ha già la passione della corsa ma anche a chi è ai nastri di partenza di questa disciplina.

Che cosa spieghi nel tuo libro, Lisa?

«È un’idea che avevo da qualche anno. Desideravo fare qualcosa che riassumesse l’essenza del mio lavoro sul blog e sui miei profili social: come allenarsi per migliorare le performance, prevenire gli infortuni fino ai consigli sugli outfit più indicati per il running, divisi per stagione. Insomma, tutto ciò che è utile per chi corre e chi vuole iniziare a correre. Nel libro cerco di trasmettere il bello della corsa, intesa come pratica in grado di apportare benefici sia al corpo, sia allo spirito, che alla mente. Perché il running non è solo un’attività fisica, ma anche un modo per ritrovare il proprio equilibrio».

Negli ultimi anni la corsa è diventata molto di moda anche qui da noi. Abbiamo vinto anche la medaglia d’oro nei cento metri con Marcell Jacobs alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e il lockdown con le sue restrizioni, ha fatto riscoprire gli sport outdoor. Quali sono le domande che ti pongono i followers nel tuo blog?

«La corsa è un trend in scesa da alcuni anni perché unisce lo sport, la possibilità di rimanere in forma, con il contatto con la natura. E durante la pandemia con le palestre chiuse, molti si sono riversati all’esterno. Tanti che si sono cimentati nell’atletica, non l’hanno più mollata. Per me è stato bellissimo poter condividere la mia passione anche con chi è agli esordi. I miei followers sono italiani ma anche stranieri, perché io comunico in italiano e in inglese. Mi chiedono consigli sugli esercizi da intraprendere nella loro situazione, ma anche informazioni sulle scarpe da indossare, sugli orologi da running. Quello che fornisco sempre da atleta e da fisioterapista sono i consigli per evitare gli infortuni».

Sei laureata in fisioterapia e stai per laurearti in osteopatia. Tuo papà il noto fisiatra e medico dello sport Sergio Migliorini, quanto ti ha ispirato nel tuo percorso sportivo e di professionista sanitaria?

«Mio padre e mia mamma, triatleta, si sono conosciuti sui campi di atletica. La passione per la corsa e per lo sport è nel loro dna. Mi hanno sempre lasciata libera di scegliere, ma certo mi hanno trasmesso l’amore per lo sport. Attraverso l’attività di mio papà potevo conoscere questo mondo, lui seguiva le gare al livello nazionale e a volte mi portava, anche con tutta la classe. Bei ricordi. Così mi sono appassionata alla fisioterapia».

Quando hai iniziato a correre?

«Da piccolina praticavo il nuoto, la danza e l’atletica, ma verso gli 11 anni questa è diventata la mia passione prevalente. Quando inizi da bambino, provi tutte le specialità: le gare di velocità anche ad ostacoli, le resistenze. Mi allenavo cinque, sei volte a settimana. Quando ero al liceo ho cominciato ad appassionarmi alle mezze maratone, alle corse campestri».

Vanti i 10.000 metri sotto i 38 minuti e la mezza maratona in un’ora e 23 minuti. Per lo sport hai fatto parecchi sacrifici?

«Le gare erano quasi sempre di domenica mattina e il sabato sera lo trascorrevo a casa. Mai messo piede in discoteca. Ho sempre cercato di limitare dolci e alcol ma non ho mai vissuto niente come un peso. Lo sport mi ha permesso, soprattutto perché l’ho praticato nell’età adolescenziale, di apprendere un metodo, mi ha dato la capacità di lottare per i miei obiettivi e nello stesso tempo mi ha insegnato anche a saper accettare le sconfitte. Lo sport ti mette in equilibrio e ti fa ragionare con la tua testa».

Quali erano i tuoi obiettivi da ragazzina?

«Ovviamente sognavo di vincere le olimpiadi. Ma amavo anche la moda. Sognavo di fare la stilista».

E invece nel tuo destino c’era il blog. Come è nata l’idea?

«All’università a Novara quando studiavo fisioterapia, ho conosciuto il mio fidanzato Fabio Cerutti, oggi fisioterapista come me. Abbiamo avuto l’idea insieme. Il fatto è che nel 2016 quello dell’atletica online era un settore di nicchia che in Italia non era rappresentato da influencer. Così abbiamo pensato di unire la mia passione della corsa, del fitness e della moda in un unico progetto. Avevamo un’idea abbastanza strutturata, ed è nato The Fashion Jogger. Lo sforzo era quello di pubblicare contenuti di qualità, informativi. Fabio ha iniziato a riprendermi, a farmi le foto, e ancora è lui che lo fa».

Quando avete capito che avevate avuto l’idea giusta?

«Quasi subito. Le persone si interessavano, mi facevano domande sui miei allenamenti, sui miei outfit. E poi, dopo circa cinque mesi, hanno cominciato a contattarmi brand anche importanti per chiedermi di sponsorizzarli sui miei canali. Insomma, in un tempo abbastanza breve il blog è diventato un vero e proprio lavoro che si è sommato a quello da fisioterapista».

Sei arrivata all’ultimo esame per prendere la laurea in osteopatia. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

«Dal punto di vista sportivo vorrei arrivare a correre la maratona. La pandemia ha rallentato tutto, le gare sono state di meno. L’anno prossimo mi piacerebbe essere pronta. In ogni caso, quello che sogno è continuare a ispirare sempre più persone attraverso i miei canali, a trasmettere la passione per lo sport, che è fatica, ma anche tanta felicità. E certo, sogno le nozze».


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE