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“E PUR si muove”, verrebbe da dire. Ma la frase che Galileo Galilei avrebbe detto in punto di morte questa volta non c’entra. Il movimento a cui facciamo riferimento riguarda la locomotiva-Italia, un treno a carbone, ad andamento lento, rallentato dal macigno della burocrazia.

Sarà per l’urgenza imposta dalle regole del Pnrr o per lo psicodramma – pandemia-guerra-che stiamo vivendo ma qualcosa ora si è messo in moto. La Commissione tecnica di valutazione ambientale Via-Vas, fino a ieri un imbuto dove tutto si bloccava, si è messa a correre. Attualmente ha in corso 17 procedimenti di VIA che riguardano linee ferroviarie, per circa 4 miliardi di euro. La metà si concluderanno entro maggio. Della serie: non siamo riusciti ad arrivare puntuali alla stazione ma forse riusciremo a prendere il treno in corsa.

Verifiche di “assoggettabilità” a VIA

In realtà i primi ingranaggi hanno ricominciato a girare già una ventina di mesi fa. In particolare per le opere ferroviarie esaminate e portate dinanzi alla plenaria o nella sottocommissione. Sono stati emessi 6 pareri con i quali è stato dato il via libera alla fase della successiva progettazione.

Tra queste, il nuovo Hub di interscambio ferroviario di Pompei (processato in 97  giorni), le opere relative alla linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo e la nuova Fermata AV Foggia – Cervaro sulla tratta ferroviaria Foggia – Caserta. Quest’ultima è l’opera di importo che ha passato la verifica di assoggettabilità per un importo di poco più di 20 milioni di euro. Il totale “processato” è di circa 422 milioni di euro. Sono stati inoltre emessi 7 pareri di compatibilità ambientale. Tre dei quali l’asse ferroviario “Palermo – Catania – Messina” inclusi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Nel dettaglio, è indicativo che i lotti 4b e 5 abbiano seguito le procedure della VIA ordinaria mentre il lotto 3, Palermo – Catania, consegnato prima del 9 novembre 2022, abbia usufruito della corsia preferenziale ai sensi dei recenti decreti, dimezzando così i tempi. La “pratica” si è conclusa in soli 83 giorni, inclusa la trasmissione delle integrazioni da parte del proponente e della direzione. Se non è un record poco ci manca. Sono state sbloccate due linee di particolare interesse per il territorio, attese da anni: il collegamento ferroviario Ferrandina – Matera e il lotto 2-3 Termoli – Ripalta (del tratto Termoli-Lesina) del Corridoio plurimodale adriatico asse ferroviario Bologna – Bari – Lecce. Per quest’ultimo, l’attività della Commissione, in soli 65 giorni dall’assegnazione, ha introdotto un miglioramento del progetto. A dimostrazione che è possibile (quando lo si vuole) tenere insieme tutela di aree di pregio naturalistico e sviluppo tecnologico ad Alta velocità della dorsale adriatica.

Per chi guarda anche il conto economico: il solo lotto 3 della Palermo  – Catania vale più di 1,6 miliardi di euro e gli altri lotti circa 2, 9 miliardi di euro. L’intervento di minor importo è il raddoppio della linea ferroviaria da Curno a Bergamo con circa 160 milioni di Euro. Il totale fa circa 4 miliardi di euro.

Interventi in corso o in fase di progettazione ai sensi della Legge Obiettivo

Sono state processate 26 procedure di Variante ex Art. 169 Dlgs n. 163/2006, tutte in tempi molto rapidi, entro il termine dei 45 imposti da legge (con un tempo medio di 30 giorni e un minimo di 7). La procedura consiste nella verifica ambientale delle variazioni proposte al fine di accertare che non ci siano variazioni, se non eventualmente migliorative, rispetto ai progetti oggetto di compatibilità ambientale. Alcune di queste riguardano la Linea ferroviaria AV/AC Milano – Verona nelle Tratte AV/AC Brescia – Verona, e Verona – Padova, altre l’itinerario Napoli – Bari ovvero il Terzo valico dei Giovi e la Galleria di Base del Brennero.

Le procedure previste dalla Legge Obiettivo prevedono che la Commissione VIA eserciti una attività di verifica in diverse fasi della progettazione e di cantiere. Negli ultimi 22 mesi, la Commissione ha svolto 9 procedure di verifica per poco più di un miliardo di euro, verifiche propedeutiche allo sviluppo delle opere. Hanno riguardato tratti dell’itinerario Napoli – Bari, della linea A/AC Milano – Venezia e, soprattutto, la parte in territorio italiano della – sezione internazionale – parte comune italo-francese, della Nuova linea ferroviaria Torino – Lione. Alla commissione insomma il lavoro non manca. Ha competenza anche per la gestione delle terre e rocce da scavo (Put, Piani di utilizzo delle terre). E anche in questo caso le tempistiche sono fondamentali, un ritardo può comportare un fermo di cantiere. Che vuol dire costi aggiuntivi.

Non bastasse, la Commissione monitora le attività in corso di circa 15 interventi (Legge Obiettivo) sul territorio, per circa 7 miliardi di Euro, dal lotto 6 della Palermo – Catania, passando per la linea Napoli – Bari fino a raggiungere la Galleria di Base del Brennero e la linea Torino – Lione (alcuni lotti). «Raggiungere questi ritmi è stato possibile grazie all’entusiasmo e alla voglia di fare degli attuali componenti che ringrazio – rivendica Massimiliano Atelli, che da mesi è stato chiamato a mettere in sinergia la commissione Via-Vas con l’attuazione del Pnrr – ma per mantenere questi ritmi è assolutamente essenziale il potenziamento organizzativo della Commissione anche riguardo agli uffici interni che la supportano».

Un emendamento al Dl Sostegni ter che andava in questa direzione è stato accolto solo in parte a causa di una questione tecnica sollevata dalla Ragioneria. Una risposta a questa esigenza potrebbe arrivare dal Dl 17/2022.


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