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L'ospedale Cardarelli di Napoli

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NAPOLI – Si torna a respirare vita al Cardarelli di Napoli, il maggior ospedale della Campania e dell’intero Mezzogiorno. Dopo lutti e sofferenze è l’ora di gioire, si ritorna alla normalità, come è già avvenuto da qualche giorno al Monaldi, al Cotugno e al San Giovanni Bosco.

Adesso chiude anche il reparto di terapia intensiva del Covid Center dell’Ospedale Cardarelli al padiglione H.

La notizia è stata diffusa dal personale sanitario tramite un video postato su Tik-Tok in cui medici e infermieri esultano per il traguardo raggiunto.

«26 ottobre-8 giugno 2021. Ce l’abbiamo fatta. Abbiamo fatto del nostro meglio, adesso confidiamo nel vostro buon senso e nella campagna vaccinale. The End Terapia Intensiva» ha scritto l’infermiera che ha pubblicato il video simbolico del momento in cui il reparto, svuotatosi dopo mesi, chiude le porte.

Le immagini dei festeggiamenti sono immediatamente divenute virali.

«Game Over. La Pneumologia Covid del Cardarelli chiude. Sono stati mesi durissimi, intensi, fisicamente e mentalmente. Abbiamo sofferto, lottato, pianto ma anche gioito. Io ed i miei colleghi vogliamo dire Grazie a tutti i nostri ragazzi, infermieri e Oss, molti giovanissimi, che hanno profuso impegno e dedizione per i nostri pazienti e tantissima umanità per degenti e per i loro familiari – ha scritto in un post su Facebook il Dirigente Medico della Uoc di Pneumologia del Cardarelli, Christian Russo – Molti di voi non proseguiranno con noi. Vi auguro il meglio per le vostre brillanti carriere. Soprattutto vi auguro di mantenere sempre accesa la fiamma che vi ha accompagnato in questi mesi. Questa esperienza ci accompagnerà sempre. Ad Maiora».  

Identiche scene di felicità da parte del personale medico ed infermieristico erano state viste a Caserta, dove  simbolicamente furono spente le luci del Covid Center del “Sant’Anna e San Sebastiano”: anche in quel caso, fu forte la commozione del personale sanitario. Intanto con la sospensione dell’attività al Modulare, la direzione dell’ospedale ha potuto «impiegare i professionisti al ripristino dell’Unità operativa complessa di anestesia e rianimazione, che ritorna alla sua normale funzionalità, e ha potuto potenziare le sedute operatorie consentendo una implementazione dell’offerta chirurgica.

Non ci sono parole per ringraziare tutto il personale sanitario per l’impegno e i sacrifici con cui si sono adoperati in questi mesi» ha sottolineato il direttore generale dell’azienda ospedaliera casertana  Gaetano Gubitosa. Se dovessero arrivare pazienti contagiati al Covid, verranno accettati al Pronto Soccorso, stabilizzati, e poi trasferiti negli ospedali dell’Asl di Caserta ancora destinati al Covid, come Maddaloni. In molti altri reparti dell’Italia si respira finalmente la stessa aria di libertà, di gioia.

Inoltre la Campania sarà la prima regione d’Italia a raggiungere l’immunità di gregge. Le previsioni – elaborate dal Corriere della Sera sulla base dei dati comunicati dalle Regioni alla struttura commissariale – stimano infatti che entro il 20 agosto il 70 per cento dei residenti sarà stato vaccinato contro il Covid, con un anticipo di dieci giorni rispetto alla media nazionale.

DE LUCA: «VACCINATEVI»

«Faccio un appello ai cittadini di Napoli città perché vadano a vaccinarsi in massa. Mi segnala l’Asl Napoli 1 che decine di migliaia di cittadini non rispondono alla chiamata per la vaccinazione.  Non è possibile. Ci siamo dati l’obiettivo di vaccinare tutta Napoli per l’inizio di luglio ma i cittadini devono rispondere, c’è qualche elemento di irresponsabilità che va eliminato» ha detto ieri il governatore  Vincenzo De Luca.

«Faccio appello – ha sottolineato il presidente della giunta regionale – ai cittadini di Napoli perché abbiano senso di responsabilità, nessuno si senta tranquillo e pensi che siccome abbiamo un buon livello di vaccinazioni, facciamo i furbi. Abbiamo ancora migliaia di persone che non hanno fatto la vaccinazione per scelta propria. Faccio quindi appello ai cittadini di Napoli perché vadano in massa a fare la vaccinazione, in questo modo presenteremo a inizio luglio Napoli covid free, un grande risultato anche dal punto della promozione turistica ma soprattutto creiamo una condizione di base di serenità per le nostre famiglie».

VACCINO AL MUSEO

Vaccinarsi e visitare il museo nazionale della ceramica Duca di Martina o poter camminare nel verde di un grande parco nel cuore della città, un tempo residenza reale borbonica. Intanto a Napoli continua la campagna vaccinale nella Villa Floridiana, dopo il record di adesioni registrato lo scorso weekend, in cui più di 3000 persone si sono vaccinate nel centro mobile dell’Asl Napoli 1 allestito nel parco vomerese. Il successo della iniziativa ha indotto la direzione generale della Asl Napoli 1, in accordo con la direzione regionale Musei Campania e la Municipalità Vomero Arenella, a proseguire la campagna vaccinale nella Villa Floridiana anche nel prossimo fine settimana.    

Da oggi a domenica 13, la postazione mobile tornerà alla Villa Floridiana con un open day dalle 8 alle 20, che si svolgerà anche negli hub vaccinali di Mostra d’Oltremare, Capodimonte, Stazione Marittima, Museo Madre e Capodichino.


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