X
<
>

Roberto Mancini

Condividi:
1 minuto per la lettura

FIRENZE – «Non ho mai avuto nessuno che mi ha cercato anche perché credo sia abbastanza difficile. Abbiamo iniziato questo lavoro due anni fa con grandi difficoltà e nonostante tutto credo che siamo riusciti a fare un ottimo lavoro e speriamo di migliorarlo ancora».

Lo ha detto il c.t. della Nazionale italiana Roberto Mancini nel corso di una conferenza stampa a Coverciano, sede del ritiro azzurro a chi gli ha chiesto se era stato contattato per sedere sulla panchina di qualche club.

E sull’ipotesi che si era ipotizzata nei mesi di scorsi di Marcello Lippi come direttore tecnico azzurro, Roberto Mancini ha risposto: «Credo che abbia già spiegato il presidente» della Figc Gabriele Gravina.

«Io non ero a corrente di niente. Quello che sapete voi, so io. Non la ritengo una cosa così importante. Non è cambiato assolutamente niente. Il presidente me ne ha parlato perché era già uscito sui giornali e la cosa è finita lì. Non ho avuto bisogno di essere rassicurato, né che mi venisse spiegato niente».

A questo punto «dobbiamo ripartire dall’entusiamo che eravamo riusciti a creare nel gruppo di qualificazione, dalla voglia di rigiocare per la nazionale e dalle basi e le certezze che abbiamo in questo momento, ovvero quelle di una squadra che sta giocando bene e si diverte. Detto questo è chiaro che saranno due partite diverse dalle altre. I giocatori sono gli stessi. Bisogna verificare la condizione fisica, perché alcune squadre hanno concluso da poco. Vediamo in questi giorni come staranno, cercheremo di trovare delle soluzioni. Dovremo tenere conto di questo, ma se un giocatore è bravo, magari non potrà reggere i 90′ ma la sua parte la farà sempre. Intanto dobbiamo cominciare bene perché con la Bosnia non sarà facile».

In collaborazione con Italpress


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE